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Quando iniziamo un nuovo cammino verso una nuova meta, non riusciamo a resistere alla tentazione di voltarci indietro.
Allora guardiamo al nostro passato, rivediamo le cose conosciute, ricordiamo i visi noti delle persone che ci hanno accompagnato, ricordiamo le parole che abbiamo sentito e riviviamo, con una certa nostalgia, i momenti trascorsi.
(in fondo al nostro cuore, sappiamo che li stiamo lasciando indietro)
Poi osserviamo intorno a noi: un nuovo paesaggio ci circonda, la meta è lontana e la strada è lunga. Non conosciamo le cose che ci attendono, sappiamo che avremo nuovi compagni di viaggio, le parole che ascoltiamo galleggiano intorno a noi e intravediamo, non senza timore, scenari non prevedibili.
Certezze e sicurezze sono alle nostre spalle, mentre si apre davanti un orizzonte sconosciuto.
"Prima di affrontare un combattimento importante, un guerriero della luce si domanda: "Fino a che punto ho sviluppato la mia abilità?"
Egli sa che le battaglie che ha ingaggiato nel passato gli hanno sempre insegnato qualcosa. Eppure molti di questi insegnamenti hanno fatto soffrire il guerriero più del necessario. Più di una volta ha perduto il proprio tempo, battendosi per una menzogna. E ha sofferto per uomini che non erano all'altezza del suo amore.
I vincenti non ripetono lo stesso errore. Perciò il guerriero rischia il proprio cuore solo per qualcosa di cui valga la pena."
Manuale del guerriero della luce, Paulo Coelho
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