Giardini e prati curati, case e villette ordinate, comunità di persone e gruppi familiari.
Improvvisamente un evento li cambia, trasformandoli in palcoscenici ed attori di un dramma senza autore.
Sono tutte località "normali", abitate da persone "come tante", "riservate" ed "apprezzate", da famiglie composte da genitori "tranquilli" e figli "studiosi" ed "educati".
Ascolto con grande interesse ciò che le persone dicono, dopo il verificarsi di fatti inaspettati, una scomparsa improvvisa, un'esplosione di violenza o di crudeltà.
Li ascolto, sperando di cogliere un cenno, di trovare un piccolo segno ed una dimostrazione che non viviamo in una sfera privata, protetta ed impermeabile.
Ma trovo solo la conferma che esiste una sottile ma insormontata linea di confine tra l'apparenza e la realtà.