sabato 26 settembre 2009

Bei tempi, una volta! c'era il giornalista, c'era il personaggio e c'era un fatto...

Dilagano i Social Network, Twitter, Facebook, Friend Feed, tutto viene condiviso e le opinioni si scambiano in tempo reale....persino io, che vivo in un paesino della Brianza, ieri sera ho avuto uno scambio veloce di opinioni con una persona che abita in California.
Molti sono i cambiamenti nel mondo della comunicazione, tutto è "allargato", "condiviso", "globale" ed "interattivo".
Per questo sorprende  un poco scoprire che i quotidiani, decisamente controcorrente, pubblicano lettere.
Prima pagina, Corriere della Sera, Fiorello ha scritto la sua letterina, oggi. Dice che, pur non avendo l'abitudine di scrivere ai giornali,  l'ha scritta per "necessità" e "dovere". Il destinatario? mah! non il Direttore.  Perciò scrive direttamente ai Lettori.
(...potremmo chiamarle "Lettere ai Lettori"?).



Bei tempi, una volta!
c'era il giornalista,
c'era il personaggio
e c'era un fatto:
il risultato era un'intervista.

Il giornalista non c'è più, restiamo noi, lettori ad interpretare lettere a cui non possiamo rispondere.


(Immagine: Collezione Privata Fallaci - Oriana Fallaci intervista Khomeini)


venerdì 18 settembre 2009

Guerra o Pace?



Per la guerra o per la pace? ci siamo posti questa domanda, quando abbiamo saputo dell'attentato a Kabul?
Sostiene qualcuno che si tratta di una missione di pace - altri che è una missione di guerra a cui vengono applicate le regole delle missioni di pace.
Qualcuno afferma che è una guerra...e basta.

Non ci sorprende il fatto che "la Procura di Roma abbia aperto un fascicolo ipotizzando il reato di strage  con finalità di terrorismo"?
Un atto di pace,  in risposta ad un atto di guerra.

Per la guerra o per la pace? se lo sarannno domandato i sei parà italiani, quando sono partiti per Kabul?
Qualcuno di loro la considerava una missione di pace - qualcuno  si domandava perchè  applicare le regole delle missioni di pace ad una guerra.

Loro si sono trovati in mezzo a una guerra...e basta.

martedì 15 settembre 2009

Mass media


Mass Media, dal latino all'inglese, ecco un termine che ben rappresenta i due protagonisti, i media e le persone (la massa).
In un'epoca di radicali cambiamenti, il ruolo dei mass media è oggetto di discussioni e critiche e gli operatori della comunicazione sembrano aver dimenticato l'importanza della mediazione nella comunicazione e del significato dei termini "media" ed "informazione".



Giorno dopo giorno, il delicato compito  di mediare in modo equilibrato le notizie, si trasferisce dai media alla massa:  ora sta alle persone trovare il senso di quanto accade, mentre l'informazione - dal latino "dare forma" - appare sempre più una "especie de magma", dove vero e falso si confondono.

Avvenimento dopo avvenimento, il difficile compito di ricercare il senso di quanto accade,  è svolto dalle persone tramite lo scambio di idee e notizie: ora sono le interrelazioni casuali a proporre interpretazioni, mentre i protagonisti dei "media" - figure che erano "in mezzo" tra notizie e pubblico -sembrano spettatori, non più attori, del cambiamento di scena.

Loro, cavalieri inesistenti di un regno dove le regole dell'etica cedono il passo alle regole della pubblicità, si interrogano (e ci interrogano) su temi quali la libertà e la democrazia nel mondo dell'informazione.
Noi, protagonisti tecnologici di un universo dove la fragilità delle emozioni si sostituisce alla freddezza dei fatti, cerchiamo (con scarsi risultati) di comprendere  chi governa  e controlla il nuovo sistema della comunicazione.

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"Mediatore è colui che porta le ragioni dell'uno e dell'altro, e viceversa. E' colui che si fa carico dell'uno e dell'altro, che sa accogliere il senso del loro dire...Mediatore è colui che si assume i rischi di ogni traduzione; tradurre, concretamente, significa andare all'essenziale, cercare il senso di una vicenda in sè e nel contesto, e riferire con parole vive". (*) da "Il lembo del mantello" Carlo Maria Martini - 1991

venerdì 4 settembre 2009

I 5 motivi per non iscriversi a Facebook

Qualche tempo fa sulla rete è stato pubblicato questo delizioso filmato  "I 5 motivi per non iscriversi a Facebook": l'argomento è sempre più attuale...





da ICTV.it