giovedì 30 ottobre 2008

...alla Venere di Botticelli, fino alla donna del nuovo millennio

...e migliaia di anni di distanza
non modificano l'immagine della donna e della femminilità.

Racconta una leggenda toscana che Botticelli dipinge la nascita di Venere cogliendo l'immagine dal suo ricordo di Simonetta. Spirito e materia sono uniti nella rappresentazione della donna nel corso del tempo.

Quale bellezza per oggi e domani? (prima leggete anche il post della Venere di Willendorf)
Un grazie speciale a Giulia per il bellissimo disegno e per il permesso di digitalizzarlo e pubblicarlo sul blog People and Dreams. (Immagine: "VenerediGiulia" Archivio immagini digitali People and Dreams)

Bellezza, dalla Venere di Willendorf....

Forse non corrisponde agli attuali canoni di bellezza
(sicuramente qualche taglia di troppo per sfilare sulle passerelle di moda)

con i suoi circa trentaduemila anni (di cui 30.000 a.c.)

la Venere di Willendorf si è conservata fino ai giorni nostri , avvolta nel mistero delle sue origini, simbolo del segreto della vita
e della femminilità .....(segue)

mercoledì 22 ottobre 2008

La tristezza e la Signora "G"

Leggevo qualche giorno fa che l’arrivo dell’autunno rende più tristi, così ho cercato su Google i blog che parlano di tristezza nell’ultimo mese: ne sono apparsi più di 18.000 . Ho pensato che nel mese di luglio il numero potesse essere inferiore, invece erano più di 20.000, ho puntato sulla primavera, mese di maggio: peggio, più di 21.000.
Dopo averne letto qualcuno, la tristezza mi ha sovrastato: troppi, tanti e come consolarli/consolarle tutti/e?
Avrei voluto scrivere qualcosa, ma è impossibile scegliere nella quantità: Internet metafora del mondo, quante volte si desidera aiutare qualcuno.....
Ho rinunciato, ci dedicherò un po’ di tempo in primavera, forse sarò più preparata.

A dir la verità qualche volta anch’io vengo presa dalla tristezza: quando mi domandano come va, rispondo “bene”, con i più intimi “non hai una domanda di riserva?”.
In quel caso ho un antidoto, un piccolo segreto: una persona, che qui chiamerò la Signora "G", mi invia spesso in posta elettronica bellissimi messaggi – foto, musica e testi – che archivio in una cartella – sul desktop, nominata G, abbreviazione di “gioia” – e lì guardo....
Ho trovato un pensiero, avrei voluto metterlo in ognuno dei 18.000 blog di ottobre, poi ho fatto il conto: 3 minuti per blog per 18.000, diviso 60, diviso 8: totale 113 giorni, no non potevo proprio.
Quindi lo riporto qui:
“……..Che voglia ho avuto di restare ozioso a letto qualche mattina! ma non l’ho fatto….
perché so che esistono milioni di esseri che vorrebbero alzarsi e muoversi ma non possono, ammalati, anziani impediti, prigionieri, profughi…”

Grazie Signora G

sabato 18 ottobre 2008

Donne nella rete

(Post semi serio sul gentil sesso in Rete)

Anche la blogosfera è popolata da persone di diverso sesso, direte: “non c’era bisogno di scrivere un post”.
Voglio dire che i "blogger " sono uomini e donne
ma sottolineare che le identità in Internet sono molto vaghe, più difficili da accertare e definire (la cara parità dei sessi sulla rete si realizza finalmente!)
e anch’io, che sono un baldo giovanotto di trent’anni, solo e alla ricerca di contatti, ho aperto un blog al femminile (non è vero, ma sarebbe possibile).

Un breve giro virtuale nel Cyber Universo Femminile ci porta
qui http://www.sorelleditalia.net/, (dietro ad ogni blog c'è una grande donna)
qui (Elastigirl) http://nonsolomamma.splinder.com/, che ha "due hobbit, di sesso maschile...e un marito part-time)
anche qui http://www.pianetamamma.it/donna-e-mamma/blog-di-mamme-e-qualche-papa.html ("tradizional chic" con apertura ai maschietti) e qui http://www.dols.net/ (il sito delle donne)

E poi migliaia e migliaia di donne, il CUF non si esaurisce certo in queste poche righe,
segnalate se volete


(Immagine "La Gioconda di Leonardo non è Monna Lisa", dal sito http://www.nove.firenze.it/vediarticolo.asp?id=a7.09.06.14.57)

mercoledì 15 ottobre 2008

Recessione, dieci lettere come sassolini

Qualche giorno fa in Televisione è stata pronunciata la parola recessione, dieci lettere cadute come sassolini in uno specchio d'acqua che hanno creato cerchi concentrici sempre più larghi.
Quasi ignorata per mesi, questa parola si è sostituita a "crisi" ed è diventata, nel giro di poche ore, la più scritta sulla carta stampata, la più cliccata su Internet, il centro di articoli, dibattiti, confronti - a breve arriveranno convegni e tavole rotonde.
Per quanto riguarda il nostro paese, siamo stati tranquillizzati: l' Italia non è coinvolta perchè è anni che non cresce e quindi non può recedere, ciò ci consola e rassicura.

Da buon blogger, appena l'ho sentita, ho scritto un post http://peopleanddreams.blogspot.com/2008/10/recessione-quali-ricette.html, e ho cominciato a "vagare" tra servizi televisivi, articoli di giornali, blog vari per farmi qualche idea più precisa e per trovare qualche suggerimento "per sopravvivere".

Tutti informati del fatto, nessuno a conoscenza dei rimedi.

Dunque è con leggera preoccupazione che ho partecipato a una riunione ai vertici della società di cui faccio parte, giusto per capire (qualcuno avrà un'idea!)
Durata 15 minuti, mangiando un panino, senza candidati Nobel all'economia nel CDA, la riunione si è chiusa con un unica decisione: diminuire i prezzi e compensare la perdita con uguale aumento della produttività.
1a ricetta: guadagnare meno, lavorare di più.
Più sofisticati i suggerimenti di Wouq http://www.wouq.com/vite-digitali/linternet-della-crisi#comment-16494 da cui prendo la
2a ricetta: massimo risultato dal minor sforzo (da creatività della crisi)
Le consolazioni sono arrivate dai commenti al post:
3a ricetta: attività concrete e lavoro, che producono risultati
4a ricetta: diminuire i costi migliorando le performance
5a ricetta: raddoppiare le giocate all'Enalotto (pare la più adottata).

Perfetta una frase che usava Enzo Baldoni
6a ricetta: palle fredde!

Naturalmente, aggiungete la vostra

venerdì 10 ottobre 2008

Viva la Vida

Leggete cosa scrivono i ragazzi in rete di "Viva la Vida" - pezzo pop rock che spopola da qualche mese - e vi ricrederete sulle opinioni riportate da molti giornali circa la mancanza di pensiero critico delle nuove generazioni.

I brani musicali sono un mezzo di comunicazione, sono forma espressiva, vanno ascoltati, interpretati e discussi. I giovani, utilizzando l’inglese come lingua di confronto, trasformano una canzone in icona, rendono "Viva la Vida" una candidata perfetta all'elezione di rappresentante dei loro sentimenti.

Ambientata in un passato remoto, usa metafore e simboli legati a tradizioni comuni, viene riconosciuta in epoche diverse, in paesi diversi, unisce l’immagine della copertina e del video al titolo - la frase scritta nel quadro che Frida Kahlo ha dipinto otto giorni prima di morire, colpita da mali fisici ma non domata - che insieme rappresentano la lotta di ogni giorno contro i mali del nostro tempo.
Questo l'avvio, accompagnato dai violini:
“I used to rule the world, - Io dominavo il mondo
I used = quello che si faceva una volta (ed ora non si fa più)
Now in the morning I sleep alone - Sweep the streets I used to own – Ora al mattino dormo da solo - spazzo le strade che una volta erano mie.”

I giovani non si limitano a commentare la musicalità del pezzo e il significato del testo: spaziano dall’interpretazione dei simboli (cristiani, cattolici, romani) , all’identificazione dei personaggi (da Napoleone a Bush, con faccine elettroniche sorridenti), fino ai riferimenti storici (dall’impero romano alla rivoluzione francese).

Scrivono, proviamo a leggerli qualche volta. Per loro trionfo e caduta sono eventi scontati, passato e presente si sovrappongono, loro ci presentano visioni e interpretazioni diverse e nuove di quanto accade nel mondo in questi giorni.

I giovani guardano già avanti, Viva la Vida - http://www.coldplay.com/vivavideo1.php

(Immagine: La Libertà che guida il popolo - Eugène Delacroix)

giovedì 9 ottobre 2008

Recessione economica, quali ricette?

In questi mesi, ci siamo domandati come ognuno di noi può intervenire su quanto accade nei mercati finanziari, come modificare qualcosa.

In altre crisi si trovano risposte, si modificano comportamenti:
esempio, la spazzatura a Napoli? i pezzetti di carta e le bucce di mela che prima andavano nel mucchio, se pur piccole, un mio amico le pone diligentemente nei rispettivi contenitori.
L'acqua è un bene prezioso? si annaffiano meno i fiori, i risparmiatori convinti non lavano più i denti
L'energia elettrica scarseggia? si tolgono le lampade alogene, qualcuno ha spento uno dei cinque tv che teneva accesi, io ho persino provato a scrivere con la penna anzichè con il pc.

Ma adesso che ci hanno detto che (forse) siamo in recessione, una recessione che sta investendo l'America, l'Europa, l'Italia, una "recessioneglobale", ci domandiamo cosa fare: personalmente non saprei a chi chiedere: non ho più nonni, loro l'avevano vissuta, mia mamma non ricorda, perchè era appena nata e comunque non mi sento di darle una delusione così grande dicendole che siamo in recessione.

Del mio ristretto mondo - fatto di sveglia-lavoro-pranzoveloce-lavoro-cenadapreparare-gattidasfamare, contidapagare, spesadafare, blogdascrivere, ecc. ecc. - mi domando cosa devo eliminare, uccido gatta Meggy?
Presa dallo sconforto, ho digitato su San Google la fatidica domanda "cosa fare in recessione" ed è apparsa solo la pagina di Robin Good ,
http://www.masternewmedia.org/it/self_publishing_ed_editoria/recessione-economica-2008/seguiamo-i-consigli-di-robert-scoble-20071228.htm
Non mi ha aiutato granchè.....

Qualcuno ha un suggerimento?
sarebbe benvenuto, grazie

(Immagine: "Meggy"Archivio immagini digitali People and Dreams)

martedì 7 ottobre 2008

Elogio della Privacy

Son sempre i migliori quelli che se ne vanno, quando abbiamo cominciato ad apprezzarla, ci aveva lasciati.
L'avevo incontrata qualche volta,: piuttosto riservata - assomigliava vagamente a una sua coetanea, la libertà - ma molto amata. Ancora oggi nella nostra comunità vi sono suoi paladini, difensori, garanti, tutori, anche protettori (con ciò non vorrei confondere).
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Acconsente? è la solita domanda accanto alla quale devi porre una piccola crocetta, puoi anche non metterla ma se non lo fai, non ti viene dato nulla, nemmeno un numero di telefono, una e-mail, un'assicurazione obbligatoria (dolce contrasto), una fattura, persino il dentista non mi toglie più una carie.
Così acconsento, va bene firmo, se passa troppo tempo mi devono strappare il dente, così acconsento.

In sintesi: definizione di uno stato a cui hai diritto ma che ti viene tolto per garantirtene il possesso.
Altre definizioni sono gradite.

(Immagine: Pandora, John William Waterhouse)

sabato 4 ottobre 2008

Blog, luogo cibernetico dove in genere si può esprimere liberamente la propria opinione. (Wikipedia)

Girando per i blog capita di leggere un tema interessante e scrivere un commento. L’ultimo che ho lasciato ( due volte, per toglieremi il dubbio di non avere fatto errori) non è piaciuto, due volte è stato cancellato.
Il commento era la parte in grassetto del mio post del 30 settembre. Ho controllato le regole riportate nel blog nella pagina "Policy commenti", dice: “A garanzia di chi legge, i commenti vengono velocemente visionati dalla Redazione prima di essere approvati. Non verranno pubblicati commenti contenenti pubblicitá, spam, volgaritá e link esterni.”
Due cose curiose:
la “veloce visione” è durata oltre dodici ore,
durante questo periodo per entrambe le volte il commento è rimasto visibile sul blog.

Qualcuno trova il mio commento pubblicitario, spam o volgare?
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nota aggiunta - 18 ottobre 08
a onor del vero, da qualche giorno è comparso il secondo commento