venerdì 28 novembre 2008

Natale 2008: tanti auguri scomodi

I primi auguri sono arrivati via mail dalla Signora "G", titolo "Tanti auguri scomodi" seguito da una breve introduzione:
"...Non posso, infatti, sopportare l'idea di dover rivolgere auguri innocui, formali, imposti dalla routine di calendario. Mi lusinga, addirittura, l'ipotesi che qualcuno li respinga al mittente come indesiderati."
Sono attuali questi auguri, scritti da una persona che non c'è più da oltre quindici anni, Mons. Antonio Bello, affettuosamente chiamato Don Tonino.
Ne riporto due:
"Gli angeli che annunziano pace portino guerra alla vostra sonnolenta tranquillità incapace di vedere che, poco più lontano di una spanna e con l'aggravante del vostro complice silenzio,si consumano ingiustizie, si sfrutta la gente, si fabbricano armi, si militarizza la terra degli umili, si condannano i popoli allo sterminio per fame."
"Giuseppe, che nell'affronto di mille porte chiuse è il simbolo di tutte le delusioni paterne, disturbi le sbornie dei vostri cenoni, rimproveri i tepori delle vostre tombolate, provochi corti circuiti allo spreco delle vostre luminarie, fino a quando non vi lascerete mettere in crisi dalla sofferenza di tanti genitori che versano lacrime segrete per i loro figli senza fortuna, senza salute, senza lavoro, senza domani."
Se volete il testo completo degli auguri, scrivetemi: pheqof@gmail.com ma vi avviso.....sono davvero scomodi.




(Video "Auguri Duemilaotto" by Pheqof and Essepi - Archivio Video People and Dreams)

mercoledì 19 novembre 2008

Non avere più vent'anni non ha prezzo

La pubblicità immagina i giovani.

Il bellissimo spot di Mastercard ci fa pensare e sognare una visione alternativa:

ci sono cose che non si possono comprare e avere vent'anni non ha prezzo.........

mercoledì 5 novembre 2008

Barack Obama, la nuova immagine dell'America

Da tempo si era intuito che l'elezione del nuovo Presidente degli Stati Uniti d'America si sarebbe trasformata in un avvenimento globale: la consapevolezza del peso che hanno gli eventi americani su quanto avviene nel resto del mondo ha portato le persone ad immedesimarsi, a domandarsi "chi scegliere?" e in ogni paese, sui giornali, su Internet, è stato possibile esprimere la propria preferenza.

Milioni di votanti virtuali hanno così partecipato all'elezione di Barack Obama e hanno contribuito a posare sulle sue spalle speranze, desideri e aspettative per il futuro.

Ancora prima del suo insediamente alla Casa Bianca, il Presidente eletto ha reso il primo grande servizio al suo paese, presentando al mondo una nuova immagine degli Stati Uniti d'America, un'immagine diversa, giovane, proiettata nel futuro, pronta ad affrontare le difficili sfide economiche, sociali e ambientali.
Una nuova America, in cui credere.