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sabato 13 marzo 2010

Una Rete unica, libera e accessibile a tutti

"Un seul Internet, libre et accessible à tous."
Usa queste parole Reporters Sans Frontieres per sostenere la giornata mondiale contro la cyber censura; quest'anno RSF ha assegnato il primo “Premio Netizen” a  Change for Equality, consegnandolo ieri alla blogger iraniana Parvin Ardalan, una delle fondatrici del sito web.

Donna e giornalista, Parvin vive, scrive e lavora nel suo paese: "La mia vita è in Iran, e voglio fare qui la mia battaglia". Ieri, al momento della consegna del premio, lo ha dedicato a coloro che sono in carcere per aver lottato per la libertà di espressione nel suo paese.

Forse non ci sorprende sapere che tra i paesi in cui è apertamente violata la libertà di accesso a Internet ci sono l'Arabia Saudita, la Birmania, la Cina, la Corea del Nord, Cuba, l’Egitto, l’Iran, l’Uzbekistan, la Siria, la Tunisia, il Turkmenistan, il Vietnam, la Giordania, il Kazakhstan, l’Afghanistan e l’Iraq.

Ci meraviglia maggiormente invece scoprire che sono democratici molti dei paesi che cercano di limitare la libertà in Rete con l'appplicazione di leggi che vengono introdotte con l'intenzione dichiarata di proteggere qualcuno o da qualcuno.

Ancora una volta la Rete è lo specchio della vita e della società.

domenica 3 maggio 2009

Globalizzazione e crisi: cambia il significato della festa della Mamma?

La visione idilliaca di un bambino che offre una rosa alla mamma, ben si addiceva a periodi meno "globali" e più floridi di quello attuale, sia dal punto di vista delle nuove nascite che da quello sociale ed economico.
  • E ci fa sapere che "il rischio delle donne in Afghanistan di morire nel corso della vita per cause connesse alla gravidanza o al parto è pari a 1 su 8, il secondo tasso più alto al mondo. In Afghanistan, vi sono più donne che muoiono per queste cause che per qualsiasi altra causa".
  • Ci ha mostrato le Madres de Plaza de Mayo che "non podian tener paz" e, con il pensiero rivolto ai loro figli, in Argentina, scrivevano:

“Siamo le madri di quegli uomini e donne che lottavano per un paese più giusto; siamo le madri di quelli che la dittatura chiamava sovversivi; siamo le madri di quei ragazzi che facevano parte delle varie organizzazioni sociali e politiche con ideali di liberazione nazionale e giustizia sociale. Loro diedero la vita per un paese dove non ci fossero bambini affamati, genitori senza lavoro e famiglie costrette a vivere per strada. Siamo le madri dei detenuti scomparsi…Lavorare insieme ai settori più bisognosi significa lavorare con i settori più puniti storicamente, quelli che soffrirono e soffrono carenze di ogni genere"

  • Un anno fa, qui da noi, in Italia, abbiamo letto l'appello scritto al Presidente della Repubblica da una giovane donna: "Presidente, ora devo scegliere se essere egoista e portare a termine la mia gravidanza sapendo di non poter garantire al mio piccolo neppure la mera sopravvivenza, oppure andare su quel lettino d'ospedale e lasciare che qualcuno risucchi il mio cuore spezzato dal mio utero sanguinante, dicendo addio a questo figlio che se ne andrà per sempre".

Sì,

vorrei ricordare, con questo post, che essere madre è ancora un mestiere difficile, nel nostro mondo, ai nostri tempi.

Non è solo l'immagine di una rosa donata.

mercoledì 4 marzo 2009

1909-2009: la "Festa della Donna" compie 100 anni

Alle donne del nuovo millennio tutto appare semplice ed acquisito, ma, se si guarda indietro, scopriamo che...

...agli inizi del 1900 in Italia si discuteva se dare il voto alle donne: l’Unione Femminile lanciava un’indagine, a cui rispondevano alcune personalità dell'epoca. I risultati sono stati raccolti in un piccolo volume, "Il voto alle donne?". Leggiamo cosa pensava Antonio Fogazzaro: "In teoria la donna che avrebbe diritto al voto amministrativo lo avrebbe pure al politico; ma in pratica occorrerebbe andar cauti nell’introduzione d’una riforma cui le donne non sono forse ancora sufficientemente preparate"

Direte, era un uomo...

Vediamo allora il parere di Rina Monti, allora docente presso l'Università di Pavia: "Prima di dare il voto alle donne è necessario rendere viva e moderna la loro educazione, distruggere i loro pregiudizi atavici, dare loro una personalità indipendente. È tutto un lungo lavoro che resta da fare."

...Nel 1945 il diritto di voto viene esteso alle donne: sono passati 154 anni da quando la francese Olympe de Gouges redige la "Dichiarazione dei diritti delle donne e delle cittadine", che all'art. XI dice: "La libera comunicazione dei pensieri e delle opinioni è uno dei diritti più preziosi della donna". Viene ghigliottinata nel 1793, per aver osato sfidare Robespierre. Era una donna fiera e le sue idee anticipavano il suo tempo...forse perfino il nostro.

Quest'anno la Giornata della Donna compie 100 anni...

(In Nuova Zelanda la concessione del diritto di voto risale al 1893. E in altri Paesi? in Grecia al 1952, in Libia al 1963, in Svizzera al 1971 e in Kuwait al maggio del 2004. Nell'ordinamento dello Stato del Vaticano il diritto al voto è limitato agli uomini, non a tutti, solo ai Cardinali d'età inferiore agli 80 anni.)

(Immagine: "Donna nelle rose" Marc Chagall)

martedì 13 gennaio 2009

Rachida Dati, femminilità e contraddizioni delle donne, oggi

Spero vi piaccia Rachida Dati: la propongo come simbolo della femminilità, oggi: di origine maghrebina - famiglia numerosa con undici fratelli - è diventata "consigliera" del Presidente Nicolas Sarkozy e poi Ministro della Giustizia francese, a quarantadue anni è rimasta "incinta e felice" come ha dichiarato all'inizio della sua discussa gravidanza, ha "rubato la scena" all'onnipresente Carla Bruni, non ha svelato il nome del padre della sua bambina ed è tornata al lavoro - nonostante le proteste delle femministe francesi - solo dopo qualche giorno la nascita di Zohra...

forse per tutte queste cose, Rachida può simboleggiare la sintesi della femminilità e delle contraddizioni delle donne di oggi.

Qualcuno ha detto che si è omologata al modello maschile, voi cosa ne pensate?

Una donna che rappresenta la femminilità del nuovo millennio, per tante donne che sono ancora alla ricerca del modello ideale...



venerdì 9 gennaio 2009

Rania: "Non solo c'è una crisi umanitaria a Gaza, c'è una crisi nell'umanità globale"

Dal Canale You Tube dell'Unicef, Rania di Giordania lancia un appello in favore dei bambini di Gaza.

Alcune parole sono dirette a tutti: "...non solo c'è una crisi umanitaria a Gaza, c'è una crisi nell'umanità globale".
E' cominciata il 26 dicembre...ed eravamo tutti impegnati a celebrare il Natale.
Le parole di Rania allargano l'orizzonte al cuore del resto del mondo.
Il rapporto annuale di Medici senza Frontiere International indica le 10 crisi umanitarie del 2008..., aggiungiamolo ai ricordi dell'anno appena terminato.



Nota - aggiunta il 29 gennaio 2009 : sul conflitto di Gaza segnalo questo post - titolo "Bambini in Medio Oriente - http://www.panzallaria.com/2009/01/18/

giovedì 30 ottobre 2008

...alla Venere di Botticelli, fino alla donna del nuovo millennio

...e migliaia di anni di distanza
non modificano l'immagine della donna e della femminilità.

Racconta una leggenda toscana che Botticelli dipinge la nascita di Venere cogliendo l'immagine dal suo ricordo di Simonetta. Spirito e materia sono uniti nella rappresentazione della donna nel corso del tempo.

Quale bellezza per oggi e domani? (prima leggete anche il post della Venere di Willendorf)
Un grazie speciale a Giulia per il bellissimo disegno e per il permesso di digitalizzarlo e pubblicarlo sul blog People and Dreams. (Immagine: "VenerediGiulia" Archivio immagini digitali People and Dreams)

Bellezza, dalla Venere di Willendorf....

Forse non corrisponde agli attuali canoni di bellezza
(sicuramente qualche taglia di troppo per sfilare sulle passerelle di moda)

con i suoi circa trentaduemila anni (di cui 30.000 a.c.)

la Venere di Willendorf si è conservata fino ai giorni nostri , avvolta nel mistero delle sue origini, simbolo del segreto della vita
e della femminilità .....(segue)

sabato 18 ottobre 2008

Donne nella rete

(Post semi serio sul gentil sesso in Rete)

Anche la blogosfera è popolata da persone di diverso sesso, direte: “non c’era bisogno di scrivere un post”.
Voglio dire che i "blogger " sono uomini e donne
ma sottolineare che le identità in Internet sono molto vaghe, più difficili da accertare e definire (la cara parità dei sessi sulla rete si realizza finalmente!)
e anch’io, che sono un baldo giovanotto di trent’anni, solo e alla ricerca di contatti, ho aperto un blog al femminile (non è vero, ma sarebbe possibile).

Un breve giro virtuale nel Cyber Universo Femminile ci porta
qui http://www.sorelleditalia.net/, (dietro ad ogni blog c'è una grande donna)
qui (Elastigirl) http://nonsolomamma.splinder.com/, che ha "due hobbit, di sesso maschile...e un marito part-time)
anche qui http://www.pianetamamma.it/donna-e-mamma/blog-di-mamme-e-qualche-papa.html ("tradizional chic" con apertura ai maschietti) e qui http://www.dols.net/ (il sito delle donne)

E poi migliaia e migliaia di donne, il CUF non si esaurisce certo in queste poche righe,
segnalate se volete


(Immagine "La Gioconda di Leonardo non è Monna Lisa", dal sito http://www.nove.firenze.it/vediarticolo.asp?id=a7.09.06.14.57)