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lunedì 29 dicembre 2008
I simboli del 2008 : Barack Obama, bailout, Facebook, recessione
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sabato 27 dicembre 2008
Qualche parola per chi è passato da qui
Molte le città note, ma la maggior parte sono luoghi poco conosciuti
..San Giuliano Terme, Giffoni Valle Piana, San Giorgio Del Sannio, Erchie, Céglie Messápica, Cariati, Recco, Casole D'elsa, Salizzole, Cecina, Aidone, Porto Cesareo, Arese, Mussomeli, Pontedera, Valdagno, Putignano, Afragola, Impruneta, Valenzano..
Non sono località. sono persone alla ricerca di una notizia, un'immagine, una frase...
ed a loro mando un saluto
Tra le cose del 2008...
mercoledì 24 dicembre 2008
Racconto di Natale: La grande casa di monsieur Diallò
Ci sentiamo tutti più buoni e personalmente non riesco a dire "no" alle proposte di acquisto - accendini-piantine-braccialetti indiani, ecc . Questa mattina camminavo più veloce del solito quando mi ha fermato un ragazzo - due occhi grandissimi in un viso nerissimo - porgendomi un piccolo libro; ho guardato distrattamente il titolo e la fotografia di copertina, "La grande casa di monsieur Diallò" e tre bambini neri che parlano fra loro e sorridono. Per me tutti sconosciuti, autore, editore, argomento. Ho tentato di dire no, lui ha insistito, io l'ho acquistato e lui mi ha ringraziata. Avrei dovuto ringraziarlo io...E' un piccolo libro, si legge in poco tempo ed è il racconto di un viaggio in Senegal, editore Terre di Mezzo, autrice Anna Jannello che ha scelto di fare un viaggio di "turismo responsabile": non avevo idee in merito, vanno tutti alle Maldive, in Kenya e a Sharm El Sheik...
Mi ha colpito una frase dell'autrice, all'inizio del viaggio dopo una notte passata a combattere le zanzare: "..si affacciano alla mente stanze ariose di lodge a cinque stelle...Ma ho preferito l'Africa hard....Non è che abbia preteso troppo da me stessa?"
a chi passa da qui ... auguri di Buon Natale!
venerdì 19 dicembre 2008
Quello che non ho di Fabrizio De Andrè
(Video: "Quello che non ho - Fabrizio De Andrè" by Peqhof and Essepi - Archivio Video People and Dreams)
lunedì 15 dicembre 2008
A difesa della lingua italiana
Riporto la lista, il titolo e l'indicazione del voto o della sua percentuale
...strapperà qualche sorriso :-)
"Errori di italiano valevoli per il voto nelle interrogazioni scritte
Utilizzo delle seguenti espressioni (trascrivo la forma errata):
capacità a, tendenza di
0,1
Utilizzo errato dell'apostrofo dopo un e qualcun seguito da un termine che inizia per vocale
0.25
Scorrettezza non episodica nell'uso della punteggiatura
0,25
Mancanza dell'accento in questi casi (trascrivo la forma errata): da (voce del verbo dare), perche, cosi, puo, pero, piu
0,25
Utilizzo dell'accento in questi casi (trascrivo la forma errata): fà e dò (sia note musicali che voce dei verbi fare e dare), và (terza persona singolare indicativo presente del verbo andare)
0,25
Mancanza dell'accento in questi casi: sì, né, è
0,25
Utilizzo dell'accento anziché dell'apostrofo in po'
0,25
Errore nella grafìa dei numeri ordinali
0,25
Trascrizione dei seguenti vocaboli in questo modo (trascrivo la forma errata): sottoforma, radiattivo, fin 'ora, propietà, convenzione (al posto di convezione), effìcenza, scenza
0,5
Utilizzo della virgola dopo il soggetto della frase
0,5
Trascrizione dei seguenti vocaboli in questo modo (trascrivo la forma errata): roccie, accellerare e derivati, radiazzione, eccezzione e simili
0,75
Scorrettezza grave e costante nell'uso della punteggiatura
0,75
Utilizzo di abbreviazioni da SMS (+ al posto di più, x al posto di per, xchè al posto di perché, 1 al posto di un, = al posto di uguale, k al posto di che o c, eccetera)
1 "
venerdì 12 dicembre 2008
2008, un anno difficile
Se osserviamo quanto accaduto nei mesi trascorsi vediamo che il 2008 ha introdotto grandi cambiamenti; abbiamo acquisito la consapevolezza di vivere un un "mondo globale", dove gli avvenimenti si incrociano ad altri che avvengono in luoghi lontani, determinando sviluppi e cambiamenti cruciali.
Abbiamo anche acquisito la consapevolezza di vivere in una zona privilegiata di questo "mondo globale", dove sono disponibili acqua, cibo, energia, istruzione, cure e diritti.
Ho letto recentemente alcuni dati che possono servire a valutare i nostri bilanci: se siamo tra coloro che non vivono pericoli di battaglie, imprigionamento, torture o non sentono i morsi della fame, siamo più avanti di 500 milioni di abitanti del mondo - se abbiamo cibo, vestiti, un tetto ed un posto per dormire, siamo più ricchi del 75% di tutti gli abitanti - se possiamo avere una idea politica o professare una religione senza paura di essere minacciati, arrestati, torturati o uccisi, siamo più fortunati di altri 3 miliardi di persone - se abbiamo soldi in banca, nel nostro portafoglio e risparmi da qualche parte, facciamo parte dell'otto per cento delle persone benestanti - se possiamo leggere questo messaggio non facciamo parte dei 771 milioni di analfabeti.
...qualche flash del 2008 nel breve video che ho preparato...
(Video: "Avvenimenti 2008" by Peqhof and Essepi - Archivio Video People and Dreams)
mercoledì 10 dicembre 2008
Alla finestra la speranza: gli auguri scomodi di Don Tonino Bello
Tanti auguri scomodi!
Sul nostro vecchio mondo che muore nasca la speranza.
Non obbedirei al mio dovere di vescovo, se vi dicessi "Buon Natale" senza darvi disturbo. Io, invece vi voglio infastidire. Non posso, infatti, sopportare l'idea di dover rivolgere auguri innocui, formali, imposti dalla "routine" di calendario. Mi lusinga, addirittura, l'ipotesi che qualcuno li respinga al mittente come indesiderati.
Tanti auguri scomodi, allora!
Gesù, che nasce per amore vi dia la nausea di una vita egoista, assurda, senza spinte verticali. E vi conceda la forza di inventarvi un'esistenza carica di donazione, di preghiera, di silenzio, di coraggio.
Il Bambino che dorme sulla paglia vi tolga il sonno e faccia sentire il guanciale del vostro letto duro come un macigno, finché non avrete dato ospitalità ad uno sfrattato, a un marocchino, o ad un povero di passaggio.
Dio che diventa uomo vi faccia sentire dei vermi ogni volta che la carriera diventa idolo della vostra vita; il sorpasso, progetto dei vostri giorni; la schiena del prossimo, strumento delle vostre scalate.
Maria, che trova solo tra lo sterco degli animali la culla ove deporre con tenerezza il frutto del suo grembo, vi costringa con i suoi occhi feriti a sospendere lo struggimento di tutte le nenie natalizie, finché la vostra coscienza ipocrita accetterà che lo sterco degli uomini, o il bidone della spazzatura, o l'inceneritore di una clinica diventino tomba senza croce di una vita soppressa.
Giuseppe, che nell'affronto di mille porte chiuse è il simbolo di tutte le delusioni paterne, disturbi le sbornie dei vostri cenoni, rimproveri i tepori delle vostre tombolate, provochi corti circuiti allo spreco delle vostre luminarie, fino a quando non vi lascerete mettere in crisi dalla sofferenza di tanti genitori che versano lacrime segrete per i loro figli senza fortuna, senza salute, senza lavoro.
Gli angeli che annunziano pace portino guerra alla vostra sonnolenta tranquillità incapace di vedere che, poco più lontano di una spanna con l'aggravante del vostro complice silenzio, si consumano ingiustizie, si sfrutta la gente, si fabbricano armi, si militarizza la terra degli umili, si condannano i popoli allo sterminio per fame.
I poveri che accorrono alla grotta, mentre i potenti tramano nell'oscurità e la città dorme nell'indifferenza, vi facciano capire che, se anche voi volete vedere "una gran luce" dovete partire dagli ultimi. Che le elemosine di chi gioca sulla pelle della gente sono tranquillanti inutili. Che le pellicce comnprate con le tredicesime di stipendi multipli fanno bella figura, ma non scaldano. Che i ritardi dell'edilizia popolare sono atti di sacrilegio, se provocati da speculazioni corporative. I pastori che vegliano nella notte, "facendo la guardia al gregge" e scrutando l'aurora, vi diano il senso della storia, l'ebbrezza delle attese, il gaudio dell'abbandono in Dio. E vi ispirino un desiderio profondo di vivere poveri che poi è l'unico modo per morire ricchi.
Sul nostro vecchio mondo che muore, nasca la speranza.
(Immagine: "Natività" Archivio immagini digitali People and Dreams)