lunedì 6 aprile 2009

Abruzzo: 6 aprile 2009. Un segno di solidarietà agli uomini, alle donne ed i bambini colpiti dal terremoto



(la Lombardia si mobilita)

6 commenti:

  1. E' la prima volta da che io mi ricordi che ci si mobilita in modo così adeguato in occasione di un terremoto. Sono veramente soddisfatta e spero che vengano mantenute le promesse stavolta e che al più presto venga ricostruito tutto. Devo riconoscere al nostro Presidente del Consiglio che è veramente una grande persona e che in un caso come questo la sua presenza non può che essere d'aiuto a tutti. Ho veramente piacere che come ha promesso, tutti i giorni va da queste persone. Un grande elogio a Bertolaso e a tutti i volontari e ai Vigili del Fuoco ai Poliziotti e a tutti ma proprio a tutti quelli che stanno facendosi in quattro per aiutare. Grande Abruzzo siamo tutti con Voi. Forza e una volta ogni tanto devo dire che contrariamente a quello che penso di solito (perchè il mio motto è DOVE NON ARRIVA LA MANO DELL'UOMO ARRIVA LA MANO DI DIO) questa volta devo dire che dove non arriva la mano di Dio arriva la mano dell'uomo.
    Spero solo che a questo punto il nostro Dio che ogni tanto si dimentica di noi, possa punire nel modo più orribile i maledetti sciacalli che porcheggiano nelle case abbandonate da quella povera gente. Io vi auguro tutto il male possibile sciacalli di merda!

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  2. Quoto quello che ha scritto Patty.
    Io non credo in dio, ma credo nel progresso della scienza che possa arrivare ad inventare dispositivi capaci di prevedere anticipatamente in maniera adeguata questi fenomeni, affinché catastrofi del genere non si debbano ripetere...

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  3. @Patty

    Quello che mi ha profondamente colpito, sin dalle prime ore, è stato il crollo della Casa dello Studente: là c'erano ragazzi che, venuti da molte parti, avevano faticosamente trovato in una città universitaria, un luogo dove soggiornare ad un costo accessibile, per studiare.
    Mi ha profondamente colpito e rattristato pensare che il luogo dove i giovani studiano,che dovrebbe essere il più sicuro, è crollato.
    Insieme alla loro e alla nostra fiducia di costruire qualcosa per il domani.

    Ho sentito i loro nomi, Alessandra, Giulia, Carlo, Carmen, Nicola, Cristian..ho immaginato i loro sorrisi, i telefonini, i jeans, i libri.

    A loro ho pensato in questi giorni

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  4. @Veggie
    due giorni fa ho pubblicato il brevissimo post, come "segno" per un evento gravissimo appena accaduto. Oggi ho visto con sorpresa i vostri commenti.
    Spero anch'io in un apporto della scienza e della tecnologia al fine di riuscire a prevedere alcuni fenomeni che portano sempre tragiche conseguenze. E questo per ridurre le sofferenze delle persone, per quanto possibile.
    ciao

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  5. @Vaggie
    Purtroppo in un paese come il nostro pieno di centri storici con case fatte con muri a secco "costruito con pietre grezze " sarà difficile che non risucceda
    L'Italia, in particolare, è una nazione a forte rischio sismico, in quanto è situata nella zona di convergenza tra la zolla africana e quella eurasiatica ed è sottoposta a forti spinte compressive, che causano l’accavallamento dei blocchi di roccia.
    http://www.protezionecivile.it/minisite/index.php?dir_pk=249&cms_pk=14839

    Da considerare che a pavia esiste ’European Centre for Training and Research in Earthquake Engineering , un centro di ricerca di ingegneria antisismica. per la progettazione antisismica di strutture prefabricate

    Nel 1995 in Giappone si è verificato quello che sia per numero di vittime che per tipologia di danno è considerato il terremoto più distruttivo per le opere civili. La terrà tremò per quasi 30 secondi, sconquassando un’intera regione e provocando quasi 6 mila morti. Proprio a Kobe, dopo la tragedia, il Governo giapponese ha deciso di realizzare, con una spesa di 4 miliardi di dollari, il più importante centro di sperimentazione antisismico del mondo. Dal 2004 vengono testati i prototipi in scala reale di centinaia di abitazioni, ponti, palazzine e opere civili e industriali. La lista d’attesa per accedere all’E-Defence, così viene chiamato il laboratorio con la sua piattaforma di simulazione dove americani, inglesi, tedeschi e cinesi fanno la coda per ottenere la certificazione antisismica giapponese, l’unica riconosciuta in tutto il mondo. Proprio a Kobe nel 2007 durante una simulazione, una struttura interamente di legno ha resistito ad una simile forza d’urto. A riuscirci è stata una palazzina alta 23,5 metri realizzata e progettata in Italia

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  6. @Maurizio

    grazie per tutte le informazioni che hai fornito: ho scoperto il nome della struttura, è stata chiamata "Sofie" e per la sua realizzazione è stato utilizzato il sistema definito Cross Laminated Timber, basato sull'utilizzo di pannelli lamellari di legno incollati a strati incrociati.

    Ciao

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