domenica 26 aprile 2009

H1N1 Swine Flu

  • Su Twitter seguo One_News_Page, che dà le notizie dal mondo e, nel corso della giornata, segnala le parole più ricorrenti, le new trend keyword.
Venerdì sera le keyword erano "Stress", "Flu" e "Mexico": una veloce ricerca della parola "Flu" nei commenti in real time mi ha fatto capire che si trattava di qualcosa di serio.
Non c'era tempo di fare il refresh della pagina, appariva immediatamente la scritta "more results since you started searching".
Un ragazzo scriveva: "Flu en mexico esta matando a la gente http://tinyurl.com/ctc2n5 mas de 1000 enfermos y 60 muertos!".
Ho seguito i messaggi fino a notte fonda.
  • Oggi tutte le televisioni ed i giornali parlano della Swine flu e del timore che si trasformi in pandemia. Oggi è stato aperto un account su Twitter flunews e su Google Maps si può seguire la scia dell'influenza.
Le notizie volano sul Web.
-------------------------------------------------------
  • On Twitter I follow One_News_Page; it gives news from the world and, during the day, points out the new trend keyword.

Friday evening keywords are "Stress", "Flu" and "Mexico": a quick search of the word "Flu" in the real time comments made me understand that it was something serious.
There was no time to refresh the page that immediately appeared the result "more results since you started searching."
A boy wrote: "Flu en mexico esta matando to the people http://tinyurl.com/ctc2n5 mas de 1000 enfermoses y 60 muertoses!".

I followed up messages late at night.

  • Today all television stationd and newspapers talk about Swine flu and about the fear that t it could turn into a pandemic. Today an account flunews has been opened on Twitter and on Google Maps we can follow the footsteps of it.

The news fly on the Web.

25 commenti:

  1. Penso che, come sempre succede, l'informazione finisce per trasformarsi in spettacolarizzazione... (una cosa che le televisioni italiane - ma non solo - sanno fare più che bene...). Okay, c'è questa "influenza suina". Non credo sia nata ieri... ma "guarda caso" ce ne viene data notizia soltanto quando il numero di malati e morti supera il "livello di soglia" che richiama l'attenzione... Ma a fare un po' più di prevenzione e un po' meno notizia, no, eh?!... Non è certo nè la prima nè l'ultima zoonosi esistente... scopriranno il vaccino in estremis e tacerà di nuovo tutto (come con l'aviaria) quando ci sarà un'altra notizia-shock da trasmettere...

    RispondiElimina
  2. @Veggie
    il livello di soglia era ampiamente superato venerdì sera perchè a Città del Messico erano già stati chiusi tutti i luoghi pubblici - scuole, teatri, librerie - Se il governo di una città prende queste drastiche decisioni, significa che la situazione è arrivata ad un punto critico.
    (Tieni presente che il post l'ho scritto alla una della notte tra sabato e domenica, quindi scrivendo ieri mi riferivo alla sera precedente, il venerdì sera/notte.)


    Da quello che ho potuto capire il CDC (Center for Disease Control and Prevention) aveva già notizie dai giorni precedenti. Il caso è scoppiato con la notizia della chiusura dei luoghi pubblici in Messico.
    CDC ha aperto una sezione del sito ufficiale dedicata alle indagini su questa influenza, lascio qui il link http://www.cdc.gov/swineflu/investigation.htm.

    Ieri BreakingNews su Twitter riportava questo:
    BULLETIN -- WORLD HEALTH ORGANIZATION DECLARES SWINE FLU EPIDEMIC AN INTERNATIONAL PUBLIC HEALTH EMERGENCY.

    Difficile distinguere se si tratta di un allarme serio, purtroppo le premesse perchè sia serio ci sono,

    ci aggiorniamo, ciao

    RispondiElimina
  3. Sono perfettamente d'accordo con Veggie. Fanno un sacco di scene per una malattia che c'è sempre stata e che basterebbe prendere in tempo per essere curata. Come al solito, succede sempre in paesi dove questi problemi sono un pò complicati da affrontare. I nostri media potrebbere preoccuaprsi un pò di più di quello che succede qua, visto che ci sono stati casi di tubercolosi. Ad esempio la figlia di un mio amico è stata ricoverata per 60 giorni al Sacco in isolamento e per sei mesi ha fatto due punture di antibiotico al giorno. Ci preoccupiamo di una malattia che si è sviluppata in Messico e non ci preoccupiamo di queste centinaia di clandestini che sbarcano tutti i giorni e hanno tutte le malattie che per noi ormai erano debellate, tipo tubercolosi, sifilide, scolo, ecc. Ma preoccupiamoci dei problemi nostri. Stanno facendo una cattiva pubblicità a questi poveri maiali che non c'entrano nulla. Meglio che non dico altro ...

    RispondiElimina
  4. Ah! Volevo comunicare che sono talmente terrorizzata dall'influenza suina che oggi ho spazzolato la nostra affezionatissima maiala nana che si chiama Naomi e che è in perfetta salute! In culo all'influenza suina.....

    RispondiElimina
  5. Ho letto con molto interesse questo articolo di Alexander Haislip
    http://www.reuters.com/article/marketsNews/idUSN2445216420090424?sp=true
    che riporta il balzo fatto in borsa Venerdì 24 Aprile da due imprese americane (BCRX.O e NVAX.O) , rispettivamente +25% e +75%, sulla notizia delle morti messicane per l’influenza trasmessa dai suini...ed anche dai benefici della Roche (ROG.VX) con il suo ormai famoso Tamiflu citato dalla Organizzazione Mondiale della Sanità.
    Ho la netta sensazione che qualcuno giochi sporco,
    se non fosse per i morti in Messico..........

    RispondiElimina
  6. @Patty
    Difficile stabilire quanto sia grave questo tipo di influenza.
    Viene definita una influenza umana non animale e mi sembra di capire che la preoccupazione sia relativa al contagio tra gli uomini - per contatto - e soprattutto al fatto che può procurare la mortalità.
    Pare non ci siano conferme e certezze circa il reale motivo della morte delle persone che hanno perso la vita. In sintesi che siano riconducibili a questo virus.
    Ricordiamo che nella sola Città del Messico vivono venti milioni di persone...in condizioni igieniche non proprio ideali.
    Gravi invece sono le misure prese, quali la chiusura dei luoghi pubblici a Città del Messico: sono misure precauzionali, sembra.
    Speriamo...

    Bellissima la tua reazione, poco fa vi ho postato su Twitter, tienici informata sulla maialina nana Naomi
    ciao

    RispondiElimina
  7. @Maurizio
    grazie per la segnalazione dell'articolo, molto interessante.
    Purtroppo quando accadono avvenimenti tragici c'è qualcuno che guadagna: chi prima, qualcun'altro durante, altri dopo.
    Roche è la società che produce l'antivirale - il Tamiflu - per questi tipi di influenza, quindi è quella che senz'altro guadagna. Inoltre Roche non ha voluto cedere il brevetto dell'antivirale, pur non essendo in grado di soddisfare le richieste a livello mondiale. E questo la dice lunga.

    Le teorie che circolano sono diverse, ma noi - poveri mortali - dobbiamo stare con i piedi a terra.
    In questo caso condivido il pensiero di Umberto Veronesi e cioè che si verifica un doppio pericolo, malattia e panico.

    Credo che il secondo non sia meno dannoso del primo e che comunque gioca a sfavore di chi ne è coinvolto.

    Che dici, va bene "palle fredde"?

    RispondiElimina
  8. Penso che questo sia un tipico caso di "ansia da globalizzazione". Di epidemie come questa ce ne sono sempre state, nel mondo, ma trenta o quarant'anni fa la notizia che in Messico o in Cina era scoppiata un'epidemia di febbre suina o aviaria magari da noi non arrivava neanche, ma soprattutto era remoto il pericolo che il contagio si diffondesse perchè scarsi o nulli erano i contatti con quei paesi. Adesso che aerei su aerei collegano quotidianamente anche i paesi più lontani, i virus viaggiano a loro volta in modo molto più facile...si veda quello che è capitato con l'aviaria, che da Hong Kong si è diffusa velocemente in mezzo mondo.
    Condivido l'idea di non farsi prendere dal panico, soprattutto se consideriamo la proprorzione fra il migliaio di malati e i milioni di abitanti di Città del Messico...però al posto di quel gruppo di turisti che ha deciso di partire ugualmente per il Messico proprio oggi, personalmente avrei rimandato il viaggio a un momento migliore.

    RispondiElimina
  9. Sono perfettamente d'accordo con AnnaMaria e anche io non partirei per il Messico (a parte che io in Messico non ci sarei comunque andata non essendo una delle mie mete) Ma ad esempio in questo periodo eviterei anche l'aereo perchè in questi ambienti con aria riciclata si trasmettono le malattie e pertanto essendoci in giro questo virus diciamo che eviterei. In compenso non evito il contatto con la nostra amatissima maialina nana Naomi che si fa spazzolare proprio volentieri dato che oltre tutto in questo periodo non può uscire dal box perchè il tempo è proprio brutto. Va beh, comunque quella che noi definiamo maialina nana ha 9 anni e pesa un bell' 80 kg. Alla faccia dell'anoressia .....
    E a proposito di maiali (Uahuahuah) ieri sera in un programma in tarda serata il ocnduttore ha comununicato che il popolo ebraico e il popolo musulmano gradirebbero che non si parlasse di influenza suina dato che "i maiali sono esseri impuri" ????!!!! e non sta bene nomianare una malattia con questo nome. Ma ci sono o ci fanno?

    RispondiElimina
  10. Rassegna stampa araba

    Al Aharm, giornale egiziano titola che "la paura da un epidemia, spinge i deputati a chiedere di giustiziare" i 350mila maiali esistenti nel paese arabo.
    AL QUDS AL ARABI - giornale palestinese
    Febbre suina, "140 morti in Messico e decine di casi in America, Canada e Europa"; E in Egitto, "irruzioni della polizia in migliaia di case; sequestrati volatili nel timore che l'influenza si trasformi in un'epidemia; "timori per la chiusura degli allevamenti di maiali e molti abitanti nascondono il pollame nelle camere da letto".

    AL HAYAT - giornale panarabo edito a Londra, "la febbre suina colpisce "Il Libano vieta l'importazione dei maiali vivi e dei suoi derivati".

    AL VEFAGH - quotidiano iraniano edito in lingua araba che critica l'occidente di fare "troppo rumore per la febbre suina" che, come precedenti epidemie "potrà al massimo provocare uno per mille del numero delle vittime delle guerre".

    RispondiElimina
  11. @Annamaria
    hai ragione circa l'ansia da globalizzazione.
    Il nostro piccolo mondo non ha più confini e dobbiamo confrontarci con i suoi lati positivi e negativi. Le persone e le merci viaggiano con celerità ma, insieme a loro, si muovono virus, malattie e disagi sociali e personali.
    La nostra sfera personale si incontra con molteplici realtà che rendono estremamente complesso decifrare quello che ci circonda.
    Una sfida difficile...
    ciao Annamaria, a presto
    Grazia

    RispondiElimina
  12. @Patty
    ti confesso che aspettavo notizie di Naomi quindi grazie per avermele date...

    Non so se quello che hai scritto circa il nome dell'influenza sia collegato a questa notizia: ieri sera è stato annunciato che il Commissario Europeo ha "rinominato" Swine Flu:
    il nome sarà "nuova influenza"...

    ciao

    RispondiElimina
  13. @Pheqof
    ah beh non avevo nessun dubbio che sarebbe successo. Ormai l'Europa possiamo chiamarla Eurabia (c'è anche un libro di Bats Ye Or una cittadina inglese di origine egiziana che ci spiega cosa sta succedendo in Europa).
    @Maurizio
    Che dire? Non ci sono commenti, non ci sono parole. Semplicemente ..... no no è meglio che lascio stare.

    RispondiElimina
  14. @Patty
    ma io non so ! davvero ! se quello che ho sentito in televisione è collegato a ciò che tu scrivevi ieri,
    però mi ha colpito sentirlo ieri sera (avevo appena letto il tuo commento)...

    RispondiElimina
  15. Ciao Pheqhof Grazia
    è vero che viviamo in un mondo globale, però non bisogna esagerare. Noi ci fidiamo delle notizie delle televisioni e dei giornali, ma qualche volta mi viene il dubbio che siano diffuse "a comando"...non ti sembra?

    per Patty
    Naomi è un bel nome per una scrofa, animale non proprio bello. Io ho pensato a Naomi Campbell, la modella che rappresenta la bellezza.
    L'hai scelto con qualche riferimento alla famosa N.C.?

    ciao
    Marty Martina

    RispondiElimina
  16. @Maurizio
    confesso che mi imbarazza non poco affrontare l'argomento dal punto di vista della stampa araba.
    Mi spiego meglio, dei quotidiani che hai citato: il giornale pubblicato a Il Cairo Al Ahram è scritto in arabo ed ha una versione (mi pare settimanale) inglese e francese - Al Quds Al Arabi, palestinese, è pubblicato a Londra in lingua araba, e così per il panarabo Al Hayat e per l'iraniano Al Vefagh.
    Le notizie arrivano a noi, che poco conosciamo dei contesti in cui vengono scritte e quindi interpretate, dopo una prima traduzione, normalmente in inglese - ed una successiva traduzione.
    Quindi l’imbarazzo mi deriva dall’interpretazione delle traduzioni ma soprattutto, dalla scarsa conoscenza del contesto cui si riferiscono.
    Mi ha fatto comunque molto piacere vederle su Peopleanddreams, perché fanno parte del nostro mondo e della comunicazione.
    Nel merito, Al Aharam è un quotidiano che spiega le reazioni di un paese – l’ Egitto – che soffrirebbe molto un allontanamento dei turisti provocato da una influenza virale. Con ciò non voglio assolutamente dire che è giusto il suggerimento di sopprimere i maiali, ma forse è una reazione comprensibile, a cui non è detto seguiranno le azioni dichiarate.

    Grazie, ciao

    RispondiElimina
  17. @Marty Martina
    Sì l'abbiamo chiamata Naomi perchè è tutta nera. Quando l'abbiamo presa in Toscana era piccola, aveva forse 3 o 4 mesi. Un figone ..... completamente nera , lucidissima e così l'abbiamo chiamata come la bellissima Naomi Campbell. Adesso non è più tanto bella, pesa 80 kg e è un po' spelatina ma per noi è bellissima lo stesso.
    @Pheqof
    Per quello che mi riguarda gli egiziani hanno poco da preoccuparsi, perchè tanto io in Egitto non ci andrei manco morta. Anzi penso che i veri egiziani (intendo quelli dell'antica civiltà, qulli delle piramidi...) si rivolteranno nella tomba guardando come è ridotta la loro terra e in che mani è finita. Non dico altro ....

    RispondiElimina
  18. Per destare tutto questo clamore, giustificato o meno, ci sarà comunque un motivo...
    L’influenza suina - la chiamo ancora col suo nome e chiedo scusa per l’impurità della definizione – c’è sempre stata ed è sempre stata sottocontrollo...ma “scoperta dell’acqua calda”...si tratterà ancora una volta del solito virus mutato di suo o a scopo di ricerca e come sempre sfuggito di mano...come sempre suggerito dai migliori soggetti cinematografici...
    Comunque ritornando al mondo reale, perchè porsi tanti problemi?!...la soluzione ci è già stata fornita in palmo di mano: estirpiamo il problema alla radice e...anzi già che siamo in ballo...sterminiamo tutte le mucche...sterminiamo tutti i polli (senza tralasciare quelli di gomma che squittiscono...si sa mai) e massacriamo ogni famigerato maiale sulla faccia della terra...così oltre che a guadagnarci con la sanità mondiale finalmente potremmo tutti , a una certa ora del giorno, inginocchiarci col culetto all’aria, senza correre il rischio che furtivo arrivi da dietro un maiale selvaggio...

    RispondiElimina
  19. @Penny
    bentornata, anche se in un modo un poco...irruento.

    In merito alla tua prima frase "ci sarà comunque un motivo", noi possiamo immaginarne diversi. Personalmente, ti riassumo il mio, con il Tweet di ieri
    "Intanto noi ci domandiamo se la vera pandemia è la Swine flu oppure la crisi economica...".

    Sulla seconda parte "la chiamo ancora col suo nome" sono dell'idea che potrà essere rinominata altre cento volte, ma resterà Swine Flue, perchè quella purtroppo è la sua origine. Non certo per colpa degli animali bensì per le condizioni in cui essi vengono tenuti.

    Un saluto a presto
    Grazia

    RispondiElimina
  20. @Penny
    un ampliamento esplicativo al mio commento della tua prima frase: non a caso in questi giorni sono usciti in America i dati sull'economia Usa, i peggiori in assoluto e che smentiscono tutte le stime fatte !

    e poi una ulteriore modifica del nome Swine Flu(notizia fresca di oggi pomeriggio): l'OMS la chiamerà Influenza A.

    ciao

    RispondiElimina
  21. @Marty
    la diffusione "a comando" delle notizie è una teoria abbastanza condivisibile. Ci capita di leggere le stesse notizie in forma diversa su quotidiani o settimanali, e credo che anche il Web non ne sia già più immune.

    ciao, torna su Peopleanddreams
    Grazia

    RispondiElimina
  22. L'allerta è passata dalla fase 4 alla fase 5
    ricordo che sè si dovesse passare alla fase 6
    il protocolo di sicurezza prevede la chiusura delle frontiere per i paesi dove vi fossero dei focolai.
    Chi dovesse partire o vi trovasse in questi paesi
    non potrebbe più tornare.
    I paesi con focolai per il momento sono:
    Mexico,Usa,Canada,Inghilterra,Nuova Zelanda,Israle,Costarica,Svizzera,Perù,Irlanda,Spagna,Germania,Svizzera,Austria.

    @Grazia
    Non è più giusto chiamarla Swine Flue visto che ormai si trasmette da uomo a uomo.

    @Marty
    Per le notizie a comando sono daccordo con tè
    in Messico in realtà si è completamente ridimensionata visto che i morti accertati con infezione da H1N1 sono in realtà solo sette,ma sette morti non sono né un’epidemia né tantomeno una pandemia.

    Una curiosità perchè questa grande attenzione all’influenza quando milioni di persone muoiono per Tubercolosi, Aids e Malaria, fra l’indifferenza generale senza che vi sia alcuna segnalazione dei mass media e nessuna segnalazione d’allarme?

    Per concludere non vi viene il dubbio che i farmaci comprati e immagazzinati per l'aviaria stiano per scadere?

    RispondiElimina
  23. Ultime news
    segnali incoraggiati:

    Mexico shuts down but sees flu outbreak stabilizing

    http://www.reuters.com/article/newsOne/idUSTRE53N22820090501

    RispondiElimina
  24. @Maurizio
    se il livello di allerta dovesse essere portato a 6, allora dovremmo preoccuparci - non tanto per l'influenza ma per il significato che assumerebbe la chiusura delle frontiere...

    ciao

    RispondiElimina