domenica 3 maggio 2009

Globalizzazione e crisi: cambia il significato della festa della Mamma?

La visione idilliaca di un bambino che offre una rosa alla mamma, ben si addiceva a periodi meno "globali" e più floridi di quello attuale, sia dal punto di vista delle nuove nascite che da quello sociale ed economico.
  • E ci fa sapere che "il rischio delle donne in Afghanistan di morire nel corso della vita per cause connesse alla gravidanza o al parto è pari a 1 su 8, il secondo tasso più alto al mondo. In Afghanistan, vi sono più donne che muoiono per queste cause che per qualsiasi altra causa".
  • Ci ha mostrato le Madres de Plaza de Mayo che "non podian tener paz" e, con il pensiero rivolto ai loro figli, in Argentina, scrivevano:

“Siamo le madri di quegli uomini e donne che lottavano per un paese più giusto; siamo le madri di quelli che la dittatura chiamava sovversivi; siamo le madri di quei ragazzi che facevano parte delle varie organizzazioni sociali e politiche con ideali di liberazione nazionale e giustizia sociale. Loro diedero la vita per un paese dove non ci fossero bambini affamati, genitori senza lavoro e famiglie costrette a vivere per strada. Siamo le madri dei detenuti scomparsi…Lavorare insieme ai settori più bisognosi significa lavorare con i settori più puniti storicamente, quelli che soffrirono e soffrono carenze di ogni genere"

  • Un anno fa, qui da noi, in Italia, abbiamo letto l'appello scritto al Presidente della Repubblica da una giovane donna: "Presidente, ora devo scegliere se essere egoista e portare a termine la mia gravidanza sapendo di non poter garantire al mio piccolo neppure la mera sopravvivenza, oppure andare su quel lettino d'ospedale e lasciare che qualcuno risucchi il mio cuore spezzato dal mio utero sanguinante, dicendo addio a questo figlio che se ne andrà per sempre".

Sì,

vorrei ricordare, con questo post, che essere madre è ancora un mestiere difficile, nel nostro mondo, ai nostri tempi.

Non è solo l'immagine di una rosa donata.

16 commenti:

  1. Direi che è un post provocatorio, ma interessante, anche se personalmente mi ha infastidito quella lettera scritta al presidente.
    Io che sono figlia della guerra e che alla mia nascita si prospettava un futuro senza avvenire e senza soldi andrò con amore a porgere una rosa sulla tomba di mia madre per ringraziarla per la vita che mi ha donata e non...buttata.
    Grazie mamma, non solo oggi che è la tua festa, ma per ogni attimo che ho potuto assaporare la vita donatami.
    Per me essere vere madri significa "non podian tener paz"...e allora lasciamo offrire una rosa alla mamma, o meglio sarebbe, se possibile, offriamo una carezza o un tenero pensiero ( non costa nulla e il cuore di madre palpiterà di gioia pur nel tormento).
    Grazie per la riflessione,
    Signora "G"

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  2. @Signora G

    essere madre è ancora un mestiere difficile, è il sottotitolo di questo post.
    Le parole scritte dalla giovane donna ci mandano un messaggio, tutto da interpretare.
    Penso sia comunicata a noi una visione di molte donne. mi riferisco alla loro sensazione di non essere in grado di affrontare un fatto impegnativo come la maternità.
    Non penso solamente alla crisi economica, ma ad una crisi più generale.

    Paradossalmente, proprio nelle tue parole "si prospettava un futuro senza avvenire e senza soldi", loro intravedevano un segnale di speranza, perchè ciò che sarebbe successo dopo, sarebbe stato sicuramente meglio e loro lo sfidavano - il futuro - lavorando fino a sfinirsi, per darne uno migliore ai loro figli, migliore della loro vita.

    Per molte persone, donne e uomini, adesso la visione è quella di un "futuro minore": difficile da accettare e contrastare.

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  3. Carissima pheqof,
    mi scuso se non mi sono espressa bene nel commento precedente.
    Che mi hanno infastidito sono in parole povere quell"'abortire perchè non bastano i soldi"!!!
    E' solo una precisazione da parte mia, tralasciando tutte le altre motivazioni che si celano dietro a una simile affermazione.
    Quale spiraglio o segnale di speranza potevano intravedere le mamme "della guerra"? Quale meglio?
    Sai Pheqof, ora ti scrivo una battuta...se ci fossero stati i mezzi contraccettivi attuali, ci sarei?
    Non voglio pensarci, mi viene freddo!...io credo e voglio crederlo e mi auguro che quando una vita fiorisce nel corpo è sempre un miracolo che si rinnova...e la Provvidenza esiste, credimi.
    Nel giorno dedicato alla mamma permettimi di lanciare una... rosa per esprimere un inno alla vita.
    A tutte le donne che per motivi infiniti non possono donare una vita giunga il mio più tenero e dolce pensiero in questa ricorrenza.
    Signora "G"

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  4. Non ho mai avuto una particolare simpatia per la feste dei su"obbligate", da quella degli innamorati a quella della mamma o del papà, e nemmeno per quella della donna: in fondo le considero più che altro dei pretesti per vendere più cioccolatini, mimose o bottiglie di brandy, a seconda dei suggerimenti forniti dal marketing.
    Da quando per una malefica coincidenza, mio padre e mio nonno sono mancati entrambi, a distanza di anni, il 19 marzo, dedicato alla festa del papà, e mi ritrovo una madre che non posso più festeggiare perchè devastata dall'Alzheimer...preferisco scantonare.

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  5. Quoto Annarita... Non mi piacciono le feste, dal momento in cui perdono il loro significato originario e finiscono per diventare unicamente feste commerciali...
    Proprio perchè, come tu stessa hai scrito, quello del fare la mamma è un mestiere estremamente difficile, la mamma non dovrebbe essere festeggiata un solo giorno all'anno, stile "contentino", ma meriterebbe essere festeggiata ogni giorno... e lo dico come donna e come persona che non sarà mai mamma... ma anche come persona che rimpiange quello che è stato il rapporto con la propria madre, e vorrebbe forse averla festeggiata un po' di più e nel modo giusto...

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  6. Permettimi di rivolgermi a te con carissima Annamaria. Vorrei stringerti come farebbe tua mamma se potesse. Ora sei tu la mamma per lei e sento che tu la stringi e la baci come una figlia. Sono cambiati i ruoli ed ora tu stai accudendo a un fiore fragile.
    E' vero ciò che dici delle feste "obbligate", ma con intelligenza basta non comperare ciò che il mercato ci offre in queste occasioni, ma è così dolce pensare che alcuni giorni sono dedicati ai componenti della famiglia. Rivolgere a loro, se possibile, una attenzione, una preghiera, una telefonata che ormai abbiamo dimenticato di donare tutti i giorni.
    Io sono una credente e pensare che il tuo papà e il nonno sono tornati a Casa il giorno di S.Giuseppe mi commuove. Loro ti hanno solo preceduto, a te il rimpianto di non averli vicino materialmente, ma sicuramente dall'alto ti accompagnano nella delicata situazione che si è creata nella tua vita.
    Ascolta Annamaria, se non ci fosse stata la festa della mamma non ti avrei incontrato sulla mia strada, e per me è stato un onore conoscere la tua situazione che fa' comprendere la tenerezza racchiusa in te.
    Accogli il mio abbraccio e il mio augurio quotidianamente, ma soprattutto il 10 maggio, quando tu, come una mamma speciale, accarezzerai "tua figlia" ...Tu sei la rosa più bella per lei e per i tuoi cari che sorrideranno dal cielo.
    signora "G"

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  7. Grazie, signora G", per le tue parole dolcissime.
    Per fortuna, il giorno della festa della mamma, avrò sicuramente qualche omaggio ("commerciale" o meno, non importa :-) ) da parte dei miei due meravigliosi figli a ritirarmi su il morale.
    La vita continua e ci sono le nuove generazioni a cui pensare.

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  8. Cara Signora G,

    le tue parole "A tutte le donne che per motivi infiniti non possono donare una vita giunga il mio più tenero e dolce pensiero in questa ricorrenza" mi portano ad una considerazione alternativa - e completamente differente - a quella riguardante la giovane donna che ha scritto la lettera.

    Nella società attuale abbiamo anche esempi di donne che - a costo di grandi sacrifici e, in alcuni casi, mettendo a repentaglio la loro salute e qualche volte la vita - danno la possibilità ad una nuova vita di venire alla luce. E poi di madri che - con dedizione ed amore - hanno seguito i loro figli, più sfortunati di altri, ammalati oppure vittime di incidenti.

    Ricordo quanto è stato discusso qui...nelle settimane in cui abbiamo seguito il cammino di Eluana. Una strana società, la nostra... conviviamo con persone che fanno una scelta di vita ed con altre che scelgono l'opposto, dove i modi di vedere le cose importanti divergono totalmente, e pure nella nostra società queste persone convivono.
    Alla ricerca - forse - di regole etiche e morali di riferimento.

    E grazie per la rosa

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  9. @Veggie
    E io quoto la tua contrarietà allo “stile contentino”, mi piace. Come mi piace il tuo pensiero finale e ! se posso !...non bisogna mai dire mai

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  10. Cara Veggie,
    ti mando una poesia, che ho ritrovata nei miei vecchi appunti

    MAMMA E’ CHI AMA CON CUORE GRANDE

    Quando il sofferente ti commuove.
    Quando vedi in tutti un fratello.
    Quando accogli il dolore con pazienza.
    Quando non fai pesare l'ingratitudine.
    Quando nascondi i tuoi problemi.
    Quando spezzi il pane con l'affamato.
    Quando abbracci chi ha il cuore gonfio.
    Quando sorridi a chi ti ha offeso.
    Quando consoli chi soffre.
    Quando sperimenti la beatitudine
    che c'è assai' più gioia nel dare che nell'avere.
    Quando sai ascoltare chi è anziano.
    Quando rinunci a quello che ti spetta,
    per la felicità degli altri.
    Quando valorizzi le piccole cose.
    Quando sei generosa senza ricevere.
    Quando ami i piccoli.
    Quando apri i tuoi beni materiali
    e quelli spirituali alla condivisione
    Allora, pure se ti sentissi sola
    sei davvero madre.

    un saluto affettuoso
    Signora "G"

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  11. @Grazia

    Scusate l'intrusione, vorrei commentare questo punto:

    "Nella società attuale abbiamo anche esempi di donne che - a costo di grandi sacrifici e, in alcuni casi, mettendo a repentaglio la loro salute e qualche volte la vita - danno la possibilità ad una nuova vita di venire alla luce. E poi di madri che - con dedizione ed amore - hanno seguito i loro figli, più sfortunati di altri, ammalati oppure vittime di incidenti."

    Ricordiamo i fatti di cronaca dove madri hanno ucciso i propi figli, abbandonati appena nati,
    luoghi dove i figli crescono sbandati mandati a rubare o prostituirsi.

    Io sono stato cresciuto dalla nonna e dalla zia
    materna fino a trè anni "perchè mia madre doveva lavorare" poi quando è arrivata la sorellina sono tornato in famiglia.
    Alla sera i miei genitori andavano al cinema e lasciavano mè piccolino a curare mia sorellina
    una volta caduta dal divano dallo spavento mi sono ammalato
    A 11 anni sono stato messo in collegio, a 16 a
    lavorare a 24 anni mi sono sposato e uscito dalla "mia" famiglia.
    Non per questo non faccio gli auguri alla mia mamma "si perdona ma non si dimentica"
    ma l'affetto e l'amore per i genitori sono altra cosa
    si conquista con la vicinanza con la presenza costante non solo per il semplice fatto di averci messo al mondo.
    E giusta una frase, i figli sono di chi li crescono non di chi li mette al mondo

    P:S
    bellissime come sempre le parole della signora G.

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  12. Carissimo Maurizio,
    io avrei unito la festa dedicata alla mamma con quella del papà perchè l'ideale di una famiglia è mamma-papà e anche perchè frequentemente ci è proposta la figura del padre-madre.
    Il tuo messaggio è emozionante e mi ha portato a una mia riflessione, magari sbagliata, ma ho sentito il bisogno di esprimerla.
    L'immagine PADRE-MADRE è ben rappresentata da te Maurizio che accudisci la sorellina: immagine tenera e dolorosa perchè certamente anche tu avevi bisogno delle attenzioni di una mamma e un papà.
    Quando la vita scivola fuori dal binario della normalità...e si "assapora" l'abbandono, il sacrificio,la solitudine, la mancanza di tenerezza nel momento più delicato della vita, si corre il rischio di trascinare il nostro essere nella... nullità (come è successo alla bimba che abbiamo adottato).
    Le negatività delle quali eri circondato, la tua intelligenza le ha sapute trasformare in esperienza di saggezza.
    Ciò che hai e ti appartiene, ora, l'hai voluto con tutta la volontà.
    Ciò che ti ha fatto soffrire ti ha tenuto...sveglio! e hai tirato fuori la parte migliore di te stesso.
    Grazie di questa esperienza di vita con-divisa che tanto insegna.
    Caro Maurizio un sorriso e un abbraccio di scusa (come mamma) per l'abbandono, per la mancata assistenza, le mancate carezze, le mancanti premure che non hai ricevuto nell'età che dovrebbe essere la più spensierata di tutto l'arco della vita coronata da premure e amore.
    Il mio augurio e la mia preghiera ti accompagneranno affinchè la profonda ferita che c'è nel tuo essere possa attraverso il perdono che hai donato a mamma tramutarsi in una cicatrice luminosa che illumina te e chi ti circonda.
    Ti voglio bene
    signora"G"

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  13. Ringrazio tantissimo la signora G per la sua poesia, e anche te, pheqof, per le tue parole... Siete stupende...

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  14. Buon Compleanno

    Ti prego, accetta le mie scuse. Mi chiedo cosa saresti stato
    Saresti stata un angioletto? O un angelo peccatore?
    Un maschiaccio, che preferisce la compagnia dei ragazzi
    O un ragazzino duro con begli occhi castani?
    Ho pagato per il tuo assassinio prima che avessero stabilito il sesso
    Preferendo la nostra vita alla tua, e provocando la tua morte
    E non hai mai avuto nemmeno la possibilità di aprire gli occhi
    A volte mi chiedo se hai combattuto per la tua vita nonostante fossi solo un feto
    Saresti stato un piccolo genio, appassionato di matematica?
    Avresti giocato, ancora in divisa scolastica, facendomi diventare matto?
    Saresti stato un piccolo rapper come il tuo papà Piper?
    Mi avresti fatto smettere di fumare trovando uno dei miei accendini?
    Penso a come sarebbe stata la tua carnagione, o la forma del tuo naso
    E al modo in cui avresti riso e parlato, veloce o lentamente
    Ci penso ogni anno, così ho preso una penna
    Buon compleanno, ti amo chiunque saresti stato

    Buon compleanno
    Quello che pensavo era un sogno
    Esprimi un desiderio
    Era davvero reale come sembrava

    Ho commesso un errore

    Ho trovato mille scuse sul motivo della tua morte
    E altre persone hanno trovato le loro ragioni per l’omicidio
    Chi può dire che avrebbe funzionato
    E chi può dire che invece non avrebbe funzionato
    Ero giovane e in lotta, ma abbastanza adulto da essere padre
    La paura di diventare come mio padre non mi ha mai lasciato
    Ci ho pensato spesso, bevendo una birra
    La mia visione della famiglia era artificiale, falsa
    Così quando è arrivatio il tempo di creare ho commesso un errore
    Ora hai un fratellino, ma forse sei davvero tu
    Forse ci hai davvero perdonato sapendo quanto eravamo confusi
    Forse ogni volta che lui sorride
    In realtà sei tu, perchè sai che ora tuo padre sta facendo la cosa giusta
    Non ho mai detto a una donna cosa fare del suo corpo
    Ma se non ama i bambini, non possiamo fare nulla
    Ci penso ogni anno, così ho preso una penna
    Buon compleanno, ti amo chiunque saresti stato

    Buon compleanno
    Quello che pensavo era un sogno
    Esprimi un desiderio
    Era davvero reale come sembrava

    Ho commesso un errore

    Dai cieli al grembo
    E poi di nuovo ai cieli
    Dalla fine alla fine
    Non hai mai avuto un inizio
    Forse un giorno ci incontreremo, l’uno davanti all’altro
    In un luogo dove non esistono il tempo e lo spazio
    Buon compleanno

    Buon compleanno
    Quello che pensavo era un sogno
    Esprimi un desiderio
    Era davvero reale come sembrava

    Ho commesso un errore

    Luca

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  15. Dai cieli al grembo
    E poi di nuovo ai cieli...
    Forse un giorno ci incontreremo, l’uno davanti all’altro
    in un luogo dove non esistono il tempo e lo spazio.

    Carissimo Luca,
    ho letto e riletto questa tua poesia e non potevo non dirti che in questo momento dal grembo di una delle tanti nipoti che ho stanno procurando un aborto terapeutico perchè al quinto mese di gravidanza il piccolo cuore ha cessato di battere lasciando nel profondo dolore e nello sconforto i genitori e noi. So che è una situazione diversa da quella da te descritta, ma nel tuo scritto c'è tanto di quell'amore che l'ho paragonato a questa Vita che sta raggiungendo il tuo piccolo e dall'alto vi porteranno consolazione. Non voltiamoci indietro e tu l'hai dimostrato porgendo gli auguri di buon compleanno a un bimbo tornato al cielo. Tu sarai un meraviglioso papà. Grazie Luca, non immagini quanto ti sono vicina. Le parole dettate dal tuo amorevole cuore saranno di conforto anche per i miei nipoti.
    Il Signore doni luce e conforto quando le tenebre avvolgono la nostra vita.
    signora"G",

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  16. per gentile Signora G

    Mi scuso per non aver scritto il nome dell'autore del testo, è una canzone dei Flipsyde e ho riportato le parole perchè sono vicine ad una esperienza che ho vissuto e che mi ha lasciato un segno profondo.

    Ti ringrazio per i pensieri che hai scritto e spero davvero che l'augurio di essere un meraviglioso papà si avveri,

    un saluto da Luca

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