Non vi è mai capitato di ascoltare una canzone e pensare "sembra scritta ora"?
Se avete tre minuti e mezzo - tanto dura il video - collegatevi a You Tube dove ho inserito il filmato preparato (con fatica) nei giorni scorsi http://it.youtube.com/watch?v=amztWkoKdzI oppure guardatelo a fondo post.
"Quello che non ho" è stata scritta da quasi trent'anni ma sembra composta oggi, a commento degli avvenimenti recenti.
(Video: "Quello che non ho - Fabrizio De Andrè" by Peqhof and Essepi - Archivio Video People and Dreams)
Hai assolutamente ragione...
RispondiElimina"Quello che non ho è un orologio avanti
per correre più in fretta e avervi più distanti
quello che non ho è un treno arrugginito
che mi riporti indietro da dove sono partito. "
... queste parole me le sono sentite particolarmente vicine, proprio come se fossero state scritte su di me... Mi hanno fatta rabbrividire...
P.S.= Grazie per la mail che mi hai inviato oggi, per gli auguri... Contraccambio!! Domani o dopodomani posto anch'io il video sul mio blog... Un abbraccio...
@Veggie
RispondiEliminaho capito..
ma non pensare di essere la sola che vorrebbe poterlo fare..
ciao
Cercavo da qualche parte quella vecchia canzone di de André e sono capitato qui...mi dispiace per l'intromissione..cmq bel video davvero..mi piace tanto..
RispondiEliminaUn saluto
per Anonimo
RispondiEliminanon ti sei assolutamente "intromesso", grazie mille per il complimento per il video...
ciao a presto
da "il testamento di tito" ....
RispondiEliminail quinto dice non devi rubare
e forse io l'ho rispettato
vuotando in silenzio, le tasche già gonfie,
di quelli che avevan rubato:
ma io senza legge rubai in nome mio
quegli altri nel nome di Dio...
volevo salutarti sorellina e ricordare fabrizio de andrè con poche righe di una delle sue tante canzoni/poesie/storie che hanno riempito la nostra vita....
RispondiElimina@Luciano
RispondiEliminaIl brano della canzone che hai scritto nel commento è bellissimo, come tutte le canzoni di De Andrè; la sua umanità traspare dalla musica e dalle parole.
Mi piace in questo giorno, ricorrenza dei dieci anni dalla sua morte, ricordare anche l'ultima strofa della canzone di Tito:
Ma adesso che viene la sera ed il buio
mi toglie il dolore dagli occhi
e scivola il sole al di là delle dune
a violentare altre notti:
io nel vedere quest’uomo che muore,
madre, io provo dolore.
Nella pietà che non cede al rancore,
madre, ho imparato l’amore.
grazie del tuo commento...
Grazia
quei giorni perduti a rincorrere il vento
RispondiEliminaa chiederci un bacio a volerne altri cento
un giorno qualunque li ricorderai
amore che vieni amore che vai......
@Luciano
RispondiEliminaho visto l'ora del commento,
hai aderito anche tu come le 300 radio?
credo che stasera l'abbiano ascoltata in molti
ciao
Grazia
....non poteva mancare
RispondiElimina.. QUELLO CHE NON HO .....
RispondiEliminasei tu dalla mia parte.....
(tutte quelle volte che ti senti solo contro tutti)