sabato 26 settembre 2009

Bei tempi, una volta! c'era il giornalista, c'era il personaggio e c'era un fatto...

Dilagano i Social Network, Twitter, Facebook, Friend Feed, tutto viene condiviso e le opinioni si scambiano in tempo reale....persino io, che vivo in un paesino della Brianza, ieri sera ho avuto uno scambio veloce di opinioni con una persona che abita in California.
Molti sono i cambiamenti nel mondo della comunicazione, tutto è "allargato", "condiviso", "globale" ed "interattivo".
Per questo sorprende  un poco scoprire che i quotidiani, decisamente controcorrente, pubblicano lettere.
Prima pagina, Corriere della Sera, Fiorello ha scritto la sua letterina, oggi. Dice che, pur non avendo l'abitudine di scrivere ai giornali,  l'ha scritta per "necessità" e "dovere". Il destinatario? mah! non il Direttore.  Perciò scrive direttamente ai Lettori.
(...potremmo chiamarle "Lettere ai Lettori"?).



Bei tempi, una volta!
c'era il giornalista,
c'era il personaggio
e c'era un fatto:
il risultato era un'intervista.

Il giornalista non c'è più, restiamo noi, lettori ad interpretare lettere a cui non possiamo rispondere.


(Immagine: Collezione Privata Fallaci - Oriana Fallaci intervista Khomeini)


3 commenti:

  1. Viviamo in un periodo dove è in atto
    una rivoluzione , siamo di fronte ad un nuovo paradigma culturale che non comprende la carta stampata. Bisogna solo prenderne atto, chi fà informazione é pronto al cambiamento?
    Un'informazione scarsa,istituzionale,un'informazione unidirezionale contro un'informazione nel Web abbondante, gratuita, disegnata su ognuno di noi, con una distribuzione che va da molti a molti e con un pubblico attivo.

    Mi torna in mente una frase letta su uno dei libbri di Murphy

    Due monologhi non fanno un dicorso

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  2. Due monologhi non fanno un discorso

    "errore di battitura visto l'orario ;-)"

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  3. Nel corso dell'ultimo anno si è molto parlato della crisi dei giornali e, più in generale, del sistema informazione.
    Tante parole, tanti proclami, tante direttive mi sembra abbiano creato ancor più confusione.

    Per rispondere alla tua domanda non credo che chi lavora nel mondo dell'informazione sia pronto al cambiamento, piuttosto lo subisce.
    Purtroppo vengono messi in gioco molti posti di lavoro, perchè la carta stampata, fino a qualche anno fa, era un mezzo importante per la diffusione delle informazioni.

    "Scarsa" "istituzionale" e "unidirezionale" sono caratteristiche che fanno parte di una visione che difficilmente cambierà, cambiando il mezzo; voglio dire che si cercherà di rendere scarsa, istituzionale ed unidirezionale anche la comunicazione sul Web che ora appare abbondante, gratuita e disegnata sulle persone.

    Il tentativo sarà il solito..."Perchè tutto resti com'è, bisogna che tutto cambi"

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