domenica 8 novembre 2009

Sottile ma insormontabile, la linea che divide apparenza e realtà

Giardini e prati curati, case e villette ordinate, comunità di persone e gruppi familiari.
Improvvisamente un evento li cambia, trasformandoli  in palcoscenici ed attori di un dramma senza autore.
Sono tutte località "normali", abitate da persone "come tante",  "riservate" ed "apprezzate", da famiglie composte da genitori "tranquilli" e figli "studiosi" ed "educati".

Ascolto con grande interesse ciò che le persone dicono, dopo il verificarsi di fatti inaspettati, una scomparsa improvvisa, un'esplosione di violenza o di crudeltà.
Li ascolto, sperando di cogliere un cenno, di trovare un piccolo segno ed una dimostrazione che non viviamo in una sfera privata, protetta ed impermeabile.

Ma trovo solo la conferma che esiste una  sottile ma insormontata linea di confine tra l'apparenza e la realtà.


2 commenti:

  1. Anche se per fuggire dalla realtà ci sono molti modi, esempio i sogni ,la fantasia, ma come bolle di sapone prima o poi ti esplodono in faccia, riportandoti alla dura realtà. Gli unici due metodi che possono aiutare a fuggire dalla realtà e sono più duraturi sono l' amore e il cambiare ciò che rende la realtà così difficile.
    Dalla realtà non si fugge
    si può cercare solo di renderla sopportabile.

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  2. Nota del tutto personale: quello che mi lascia meravigliata è che riflettiamo sulla realtà quando coinvolge gli altri.
    Quando riguarda la nostra vita molte volte non la riconosciamo, o meglio, non la accettiamo.

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