sabato 18 ottobre 2008

Donne nella rete

(Post semi serio sul gentil sesso in Rete)

Anche la blogosfera è popolata da persone di diverso sesso, direte: “non c’era bisogno di scrivere un post”.
Voglio dire che i "blogger " sono uomini e donne
ma sottolineare che le identità in Internet sono molto vaghe, più difficili da accertare e definire (la cara parità dei sessi sulla rete si realizza finalmente!)
e anch’io, che sono un baldo giovanotto di trent’anni, solo e alla ricerca di contatti, ho aperto un blog al femminile (non è vero, ma sarebbe possibile).

Un breve giro virtuale nel Cyber Universo Femminile ci porta
qui http://www.sorelleditalia.net/, (dietro ad ogni blog c'è una grande donna)
qui (Elastigirl) http://nonsolomamma.splinder.com/, che ha "due hobbit, di sesso maschile...e un marito part-time)
anche qui http://www.pianetamamma.it/donna-e-mamma/blog-di-mamme-e-qualche-papa.html ("tradizional chic" con apertura ai maschietti) e qui http://www.dols.net/ (il sito delle donne)

E poi migliaia e migliaia di donne, il CUF non si esaurisce certo in queste poche righe,
segnalate se volete


(Immagine "La Gioconda di Leonardo non è Monna Lisa", dal sito http://www.nove.firenze.it/vediarticolo.asp?id=a7.09.06.14.57)

mercoledì 15 ottobre 2008

Recessione, dieci lettere come sassolini

Qualche giorno fa in Televisione è stata pronunciata la parola recessione, dieci lettere cadute come sassolini in uno specchio d'acqua che hanno creato cerchi concentrici sempre più larghi.
Quasi ignorata per mesi, questa parola si è sostituita a "crisi" ed è diventata, nel giro di poche ore, la più scritta sulla carta stampata, la più cliccata su Internet, il centro di articoli, dibattiti, confronti - a breve arriveranno convegni e tavole rotonde.
Per quanto riguarda il nostro paese, siamo stati tranquillizzati: l' Italia non è coinvolta perchè è anni che non cresce e quindi non può recedere, ciò ci consola e rassicura.

Da buon blogger, appena l'ho sentita, ho scritto un post http://peopleanddreams.blogspot.com/2008/10/recessione-quali-ricette.html, e ho cominciato a "vagare" tra servizi televisivi, articoli di giornali, blog vari per farmi qualche idea più precisa e per trovare qualche suggerimento "per sopravvivere".

Tutti informati del fatto, nessuno a conoscenza dei rimedi.

Dunque è con leggera preoccupazione che ho partecipato a una riunione ai vertici della società di cui faccio parte, giusto per capire (qualcuno avrà un'idea!)
Durata 15 minuti, mangiando un panino, senza candidati Nobel all'economia nel CDA, la riunione si è chiusa con un unica decisione: diminuire i prezzi e compensare la perdita con uguale aumento della produttività.
1a ricetta: guadagnare meno, lavorare di più.
Più sofisticati i suggerimenti di Wouq http://www.wouq.com/vite-digitali/linternet-della-crisi#comment-16494 da cui prendo la
2a ricetta: massimo risultato dal minor sforzo (da creatività della crisi)
Le consolazioni sono arrivate dai commenti al post:
3a ricetta: attività concrete e lavoro, che producono risultati
4a ricetta: diminuire i costi migliorando le performance
5a ricetta: raddoppiare le giocate all'Enalotto (pare la più adottata).

Perfetta una frase che usava Enzo Baldoni
6a ricetta: palle fredde!

Naturalmente, aggiungete la vostra

venerdì 10 ottobre 2008

Viva la Vida

Leggete cosa scrivono i ragazzi in rete di "Viva la Vida" - pezzo pop rock che spopola da qualche mese - e vi ricrederete sulle opinioni riportate da molti giornali circa la mancanza di pensiero critico delle nuove generazioni.

I brani musicali sono un mezzo di comunicazione, sono forma espressiva, vanno ascoltati, interpretati e discussi. I giovani, utilizzando l’inglese come lingua di confronto, trasformano una canzone in icona, rendono "Viva la Vida" una candidata perfetta all'elezione di rappresentante dei loro sentimenti.

Ambientata in un passato remoto, usa metafore e simboli legati a tradizioni comuni, viene riconosciuta in epoche diverse, in paesi diversi, unisce l’immagine della copertina e del video al titolo - la frase scritta nel quadro che Frida Kahlo ha dipinto otto giorni prima di morire, colpita da mali fisici ma non domata - che insieme rappresentano la lotta di ogni giorno contro i mali del nostro tempo.
Questo l'avvio, accompagnato dai violini:
“I used to rule the world, - Io dominavo il mondo
I used = quello che si faceva una volta (ed ora non si fa più)
Now in the morning I sleep alone - Sweep the streets I used to own – Ora al mattino dormo da solo - spazzo le strade che una volta erano mie.”

I giovani non si limitano a commentare la musicalità del pezzo e il significato del testo: spaziano dall’interpretazione dei simboli (cristiani, cattolici, romani) , all’identificazione dei personaggi (da Napoleone a Bush, con faccine elettroniche sorridenti), fino ai riferimenti storici (dall’impero romano alla rivoluzione francese).

Scrivono, proviamo a leggerli qualche volta. Per loro trionfo e caduta sono eventi scontati, passato e presente si sovrappongono, loro ci presentano visioni e interpretazioni diverse e nuove di quanto accade nel mondo in questi giorni.

I giovani guardano già avanti, Viva la Vida - http://www.coldplay.com/vivavideo1.php

(Immagine: La Libertà che guida il popolo - Eugène Delacroix)