mercoledì 22 ottobre 2008

La tristezza e la Signora "G"

Leggevo qualche giorno fa che l’arrivo dell’autunno rende più tristi, così ho cercato su Google i blog che parlano di tristezza nell’ultimo mese: ne sono apparsi più di 18.000 . Ho pensato che nel mese di luglio il numero potesse essere inferiore, invece erano più di 20.000, ho puntato sulla primavera, mese di maggio: peggio, più di 21.000.
Dopo averne letto qualcuno, la tristezza mi ha sovrastato: troppi, tanti e come consolarli/consolarle tutti/e?
Avrei voluto scrivere qualcosa, ma è impossibile scegliere nella quantità: Internet metafora del mondo, quante volte si desidera aiutare qualcuno.....
Ho rinunciato, ci dedicherò un po’ di tempo in primavera, forse sarò più preparata.

A dir la verità qualche volta anch’io vengo presa dalla tristezza: quando mi domandano come va, rispondo “bene”, con i più intimi “non hai una domanda di riserva?”.
In quel caso ho un antidoto, un piccolo segreto: una persona, che qui chiamerò la Signora "G", mi invia spesso in posta elettronica bellissimi messaggi – foto, musica e testi – che archivio in una cartella – sul desktop, nominata G, abbreviazione di “gioia” – e lì guardo....
Ho trovato un pensiero, avrei voluto metterlo in ognuno dei 18.000 blog di ottobre, poi ho fatto il conto: 3 minuti per blog per 18.000, diviso 60, diviso 8: totale 113 giorni, no non potevo proprio.
Quindi lo riporto qui:
“……..Che voglia ho avuto di restare ozioso a letto qualche mattina! ma non l’ho fatto….
perché so che esistono milioni di esseri che vorrebbero alzarsi e muoversi ma non possono, ammalati, anziani impediti, prigionieri, profughi…”

Grazie Signora G

10 commenti:

  1. e se i blogger fossero più malinconici di altri? lo sarabbero ancora di più nei mesi belli perchè costretti a stare fuori.

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  2. @Gianluca
    Non ci avevo pensato, malinconia è una termine che definisce uno stato d'animo poco espresso e che non si accorda con ritmi di vita veloci, suoni, rumori, radio e televisioni.
    Sì, forse i blogger con le loro parole scritte, con i battiti leggeri sui tasti dei pc, sono più malinconici di altri...

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  3. Non credo che i blogger siano maliconcini più di altri,anzi lo scrivere
    è solo un modo per fare capire la propie idee senza urlare "ormai una moda" Verba volant, scripta manent un aforismo che vale sempre

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  4. @Claudio
    Dal Senato romano la frase di Caio Titus è arrivata sulla rete.
    Per Internet andrebbe però modificata in
    Verba manent, scripta manent,
    sulla rete resta sempre traccia...

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  5. Hai ragione ormai mi sa che resta una traccia dappertutto. cellulari, email etc.etc.
    una bel allevamento di piccioni viaggiatori che ne dici?
    vediamo se riesco a strapparti un sorriso

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  6. Carissima pheqof,
    ho letto con interesse il tuo pensiero sulla tristezza e desidererei che tu scrivessi un pensiero anche sulla speranza.
    Vorrei farti presente che quando invio per posta elettronica un messaggio, una foto, una musica, etc...dietro c'è una scelta di bene, di affetto.
    Tu definisci questa signora "G" come "gioia".
    Forse penso che sarebbe più adatta la definizione "A"come "amore"perchè nell'amore vero si racchiudono tutti i sentimenti...e in quella cartella sul desktop tu hai racchiuso, credo, tutti i sentimenti.
    Vorrei dirti che la tristezza è una componente del nostro disagio di una certa situazione che viviamo, è una sfumatura di uno degli splendidi e caldi colori dell'autunno; ma poi c'è anche il candido splendore della neve, lo splendore della prima foglia verde su un ramo secco che riposava sotto la neve, lo splendore del sole che illumina la natura.
    Ogni attimo della vita è il susseguirsi delle quattro stagioni, vivi con amore il bello e il brutto di questi attimi: solo perchè li VIVI significa che la vita la esperimenti in tutte le sue sfumature.
    Una piccola e ultima semplice mia considerazione ,carissima pheqof, la tristezza la puoi paragonare a una stanza buia nella quale, in quel momento,
    tu ci stai, forse, scomodamene o comodamente, chiusa dentro. Non chiudere a chiave quella porta e guarda con speranza lo spiraglio di luce che entra sempre, se tu lo lasci entrare.
    Forse sono la signora "G".

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  7. Cara Signora G,
    le parole che sono emerse dai commenti a questo post - malinconia, speranza, amore, disagio, gioia - esprimono sentimenti e stati d'animo che abbiamo forse un pò accantonato, per lasciare la scena alle immagini colorate delle visioni proposte che inseriscono le persone in contesti idealizzati, alle immagini di modelli presentati nelle varie forme pubblicitarie. Non sono reali le figure (felici e sempre sorridenti) delle mamme che risolvono i problemi di armonia famigliare con biscotti e caramelle, o quelle dei giovani che trovano la soluzione dei rapporti con gli altri in bibite e gelati.
    In questi tempi difficili, quello che tu definisci il “disagio di una certa situazione” si presenta nella quotidianità e ci trova spesso impreparati a sperimentare la vita in tutte le sue sfumature.
    Gli avvenimenti degli ultimi tempi nel mondo sollecitano riflessioni più generali che si estendono alla sfera privata dei singoli. Lo spiraglio di luce potrebbe essere il risultato di queste riflessioni che tutti siamo invitati a fare.
    Grazie del commento, alla prossima

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  8. Arrivo con mesi di ritardo ma mi è capitato ora di leggere il tuo blog.
    E la frase di quella signora è stata come uno schiaffo in faccia...
    Quasi quasi me la appendo da qualche parte in casa per non dimenticare mai di ringraziare che posso alzarmi ogni mattina !!!
    Grazie.
    Ciao.

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  9. @Giannina
    Con sorpresa ho letto il tuo commento sul post dedicato alla tristezza...
    Benvenuta, spero, nella "famiglia" di People and Dreams.
    La frase che ho scritto era tratta da uno dei tanti allegati inviatomi dalla signora "G" e l'ho ritenuta adatta al tema della tristezza.

    Se avrai tempo di rivisitarci avrei piacere di ricevere un tuo commento sul tema.....
    http.//peopleanddreams.blogspot.com/2009/02/tre-parole-per-eluana-amore-diritti-e.html

    E bellissima la frase che hai scritto "quasi quasi..."

    Ciao
    Grazia

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