mercoledì 5 novembre 2008

Barack Obama, la nuova immagine dell'America

Da tempo si era intuito che l'elezione del nuovo Presidente degli Stati Uniti d'America si sarebbe trasformata in un avvenimento globale: la consapevolezza del peso che hanno gli eventi americani su quanto avviene nel resto del mondo ha portato le persone ad immedesimarsi, a domandarsi "chi scegliere?" e in ogni paese, sui giornali, su Internet, è stato possibile esprimere la propria preferenza.

Milioni di votanti virtuali hanno così partecipato all'elezione di Barack Obama e hanno contribuito a posare sulle sue spalle speranze, desideri e aspettative per il futuro.

Ancora prima del suo insediamente alla Casa Bianca, il Presidente eletto ha reso il primo grande servizio al suo paese, presentando al mondo una nuova immagine degli Stati Uniti d'America, un'immagine diversa, giovane, proiettata nel futuro, pronta ad affrontare le difficili sfide economiche, sociali e ambientali.
Una nuova America, in cui credere.

4 commenti:

  1. Apro i commenti con il link
    della campagna elettorale del Presidente degli USA Obama Barack
    http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Mondo/2008/11/obama-piano-abc.shtml
    Leggetelo e poi mi dite a parte le promesse da campagna elettorale
    cosa c'è di nuovo
    Tante sono le aspettative ma rimmarrano vane "secondo mè"
    E se per risolvere i loro problemi
    ci dicessero arrangiatevi "pensiamo solo a noi"
    noi possiamo fare a meno degli USA?
    Loro sicuramente di noi si
    Questo il mio amaro commento spero di sbagliarmi

    RispondiElimina
  2. Ciao Maurizio,
    ho letto la sintesi del programma riportata nel documento del Sole 24Ore al link che hai suggerito.

    Certo occorre ricordarsi che Barack Obama diventerà Presidente degli Stati Uniti d'America - come lui ha subito sottolineato nel primo discorso dopo la vittoria - quindi i suoi obiettivi primari saranno quelli di risolvere i problemi - e non sono pochi, a quanto pare - di coloro che lo hanno votato, i cittadini americani.
    Questo è il compito che gli è stato affidato dai suoi elettori e se le soluzioni che troverà coincideranno, almeno in parte, con quelle che necessitano al resto del mondo, meglio.

    Ciò che potrebbe farci ben sperare, è l'impossibilità di evitare la globalizzazione...
    quindi l'impatto di azioni positive oltre oceano potrebbe avere effetti migliorativi in Europa come in altre parti.
    Un'altra cosa che potrebbe farci sperare è il fatto che Barack Obama è una persona giovane e preparata e può affrontare i molti problemi che si presenteranno con una visione diversa dai suoi predecessori.

    Per ora siamo obbligati ad usare il tempo condizionale per i nostri verbi...

    RispondiElimina
  3. Riprendo una parte del tuo testo

    "quindi l'impatto di azioni positive oltre oceano potrebbe avere effetti migliorativi in Europa come in altre parti."

    Quando iniziaranno a chiudere le multinazionali americane per dare lavoro "giustamente ai loro cittadini" voglio vedere quanti osanneranno Obama
    come dice un vecchio proverbio
    lasciare la strada vecchia per una nuova etc.etc.

    RispondiElimina
  4. Quando Bush e' stato rieletto per la seconda volta, 4 anni fa, ho pensato "gli americani sono proprio un popolo stupido".
    Durante questa campagna elettorale ho fortemente sperato che gli americani nel frattempo si fossero un pochino rinsaviti.
    Ma la sfida all'inizio mi e' sembrata quasi impossibile.
    Ho pensato "ecco, non ce la possono fare ad eleggere una donna o un uomo di colore!!"
    E invece ... ce l'hanno fatta! Ha prevalso il buon senso (o l'istinto di conservazione).
    Ora non ci resta che sperare.
    Domani e' un altro giorno :-)

    RispondiElimina