venerdì 2 gennaio 2009

Venga a prendere un caffè su Facebook...

Tutti ne parlano, molti lo frequentano, qualcuno lo snobba...Facebook è il posto più trendy del momento, impossibile evitarlo. Sbagliato pensare a una moda solo italiana: nelle classifiche di Google Zeitgeist sono pochi i paesi in cui non entra - insieme a You Tube - nella top ten dei termini più "cercati" sulla Rete.

Anche se non ne fai parte, ti consente di cercare qualcuno qui, se quel qualcuno lo trovi e vuoi contattarlo ti chiede di iscriverti qui, l'invito è accattivante "Iscriviti. È gratis e tutti possono iscriversi."; entri così a far parte di quello che è ormai definito il più grande social network.

Ti trovi improvvisamente con una vita in più: persone da contattare, messaggi a cui rispondere, foto da pubblicare, inviti da accettare, gruppi a cui partecipare, amici da trovare... Chi, oltre agli amici, ha i tifosi - Barack Obama ne conta /ad oggi/ 3.522.952...Numeri più ridotti per i fans dei politici europei: Silvio Berlusconi ne conta /ad oggi/ 46.861, Angela Merkel ne conta /ad oggi/ 3.940 e Nicolas-Sarkozy ne conta /ad oggi/ 50 596.


Allora tutti su Facebook, anche per prendere un caffè..

p.s. /ad oggi/ è d'obbligo, i numeri sono in aumento

7 commenti:

  1. Premessa: non possiedo un account su Face Book. Il che penso che dia già un buon indizio su come la penso al riguardo. Ma prima di fare i malpensanti, leggetemi fino in fondo.

    Non mi sono iscritta a FB poiché i commenti di persone che conosco e che si sono invece iscritte, mi hanno lasciata alquanto perplessa. La conclusione che ne ho tratto è che FB sia improntato soprattutto allo scambio di pettegolezzi e al rimorchiare.

    La mia amica M.: "Ma guarda, proprio ieri per caso su FB ho ritrovato una ragazza con cui ho fatto le scuole elementari... non ci risentivamo da almeno 15 anni!!"
    (e, dico io, se erano 15 anni che non la risentivi ci sarà pure stato un motivo, no?!)
    No, decisamente, una cosa che non mi attira…

    A prescindere da questo… Parlando di divario tra “vita reale” e “vita virtuale”, in termini di amici da trovare, foto da condividere, gruppi a cui unirsi etc… Non credo che poi questo scarto sia così profondo come a prima vista possa sembrare. Lo scarto tra noi e gli altri comincia sempre nel momento in cui siamo noi a decidere ciò che di noi stessi agli altri vogliamo mostrare. Che non necessariamente è una porzione più ampia nella vita reale che non sul web.

    Ho passato 6 anni a raccontare cazzate su di me per giustificare qualcosa che preferivo non si venisse a sapere. Mi sono cucita addosso un personaggio, e di fronte agli altri ho recitato la mia parte. Magari l’ho fatto così bene che gli altri vedendomi, hanno pure creduto che quella persona fossi io, ma non lo ero. Agli occhi degli altri io ero “la ragazza dal kimono d’oro”, quella celiaca e con problemi di ipertiroidismo, quella che sta assente da scuola per via del lavoro, quella che ha 5 gatti che ogni tanto giocando con lei la graffiano, quella che ha l’allergia al tessuto dei pantaloni, quella che ha l’allenamento di karate tutte le sere, quella che va sempre tutto alla grande, quella che ha la media del 9 e tanto basta per giustificare tutto il resto. Questa è vita reale? Questa è stata per tutti vita reale. Per tutti quelli a cui l’ho raccontata. Vita reale per tutti tranne che per me. Perciò non posso fare a meno di chiedermi: c’è poi così tanta differenza tra l’andare a sciorinare balle in giro e il costruirsi una vita sul web?

    Tengo un blog, e lì sono mille volte più sincera di quanto non riesca ad esserlo nella vita quotidiana. Diciamo pure perché s’interpone uno schermo, diciamo pure perché non solo sola, diciamo pure perché non sono esposta… ma almeno lì sono me stessa. Con tutte le limitazioni del caso, ma sono me stessa. Molto più me stessa e molto più reale di quanto, giorno dopo giorno, vado a lavoro e magari dico che ho le occhiaie perché non ho dormito bene la notte quando in realtà so benissimo che quelle occhiaie vengono da tutt’altra parte. Perciò, non si vive solo nella realtà. Si vive solo nei momenti in cui siamo noi stessi. Sulla Terra come On-line.

    È vero, l’importante non è il mezzo, ma l’uso che si decide di farne. Quanto si decide di dare di noi stessi. Quanto si decide di essere noi stessi. Ho visitato blog nati forse da persone migliori di me, ma sicuramente scopi molto peggiori dei miei. Ho cercato di ribaltare le carte in tavola, e di dare un senso a quello che stavo facendo. Sapendo che chi ha un “perché” per fare qualcosa sopporta qualsiasi “come”. Un mezzo è solo un mezzo. Sono le persone che ci stanno dietro che decidono tutto, che possono fare in modo che la stessa cosa sia “bianco” o “nero”, o, per usare una metafora a me più congeniale, “tutto” o “nulla”. Parafrasando una frase che una volta ho letto da qualche parte, “non sono le armi che uccidono. Sono le persone”. Una pistola, come FB, come un blog… sono solo oggetti. Un qualcosa d’intransitivo. Un qualcosa che di per sé è privo di connotazione positiva/negativa. Siamo noi che decidiamo che uso farne. Siamo noi che dobbiamo cercare di trarre il meglio possibile dai mezzi che abbiamo… per fare di ogni piccola cosa il nostro capolavoro.

    (Scusate la prolissità… Non mi avete mica letta fin qui, vero??!)

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  2. @Veggie letto tutto :-)
    Per curiosità mi sono iscritto e come dici bene
    il grande scopo e rimorchiare
    Noi vecchietti "di età e di uso di internet"
    ci siamo scottati con il mitico C6,
    "ricordo le sere a chattare e l'emozione di vedersi la prima volta con la webcam"
    ormai credo siamo per cosi dire vaccinati
    e abbiamo perso "purtroppo" quell'emozione
    che si provava nell'aprire la chat e vedere i
    nostri amici on line.
    Scottati nel senso come dice Veggie "Ho passato 6 anni a raccontare cazzate su di me " persone che si vingevano altre, uomini che si fingevano donne, etc etc.
    Anche se devo dire che tuttora la mia migliore amica lo conosciuta propio in chat e sono già passati 10 anni.
    Quindi condivido in pieno Veggie quando dice
    "l’importante non è il mezzo, ma l’uso che si decide di farne"
    un saluto Maurizio

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  3. Ciao Veggie,
    per un post semi serio, hai mandato un commento davvero impegnativo,. mira diritto ai problemi dei rapporti tra le persone.
    Facebook è un mondo virtuale, ma i suoi componenti sono “persone” vere che si presentano, esprimono le loro preferenze, segnalano i loro interessi, partecipano e creano gruppi, si contattano…sono inseriti in una comunità in cui il confine tra virtuale e reale è molto sottile.
    Come in ogni comunità che si rispetti, ognuno si presenta con una “maschera”, qualche volta diversa, quasi mai specchio dell’io “intimo”. Qui il discorso si fa difficile, perchè qualcuno sostiene che anche con noi stessi ne indossiamo una…
    Ma forse è il caso di fare un post ad hoc..
    Ciao

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  4. Ho un account su facebook da qualche mese.
    Non lo uso per rimorchiare, non racconto cazzate su me stessa, i pettegolezzi li vivo altrove.
    La mia rete di contatti su FB coincide con la mia rete di contatti nella vita reale (amici, conoscenti, colleghi simpatici, anche parenti!).
    Una finestra sul mondo, il mio mondo.
    Reale? Virtuale?
    Dipende sempre da noi.

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  5. Molto interessante il commento d Veggie, che condivido in buona parte. Per quanto sia già iscritta ad un paio di social network (che peraltro frequento abbastanza poco), fino ad oggi ho evitato di entrare in Facebook perchè le notizie che ne ricevo(mia figlia è iscritta) alimentano il mio scetticismo. Personalmente però devo dire che non ho mai amato granchè le chat, mi ci sono sempre annoiata a morte, e trovo abbastanza inconcludente tutto lo scambio di "amicizie" sui vari social network che mi sembra si riduca a dei rituali abbastanza vuoti.
    Concordo con Veggie a proposito del fatto che essere ripescati in rete da qualcuno che si era perso di vista da 15 o 20 anni non è poi così esaltante, se si tratta di persone con cui avevamo volutamente allentato i rapporti per disinteresse. Viceversa, la rete può essere utile se siamo noi a voler rintracciare qualcuno...ma questo dipende dai punti di vista :-)
    Annamaria

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  6. @Annamaria
    ciao!
    Personalmente non ho un account su Facebook, pensavo di aprirne uno a nome di Meggy, la mia gattina preferita, ma solo per vedere se qualcuno scopre il trucco...
    Buon 2009

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  7. @ pheqof - Trovo che sarebbe un ottimo esperimento! ^^" Anche se, in un certo senso, immagino il risultato...

    @ Carol - La mia non voleva essere un'accusa, infatti anch'io ho scritto che il mezzo di per sè è solo un mezzo, e tutto dipende dall'uso che se ne fa... Il fatto è che, purtroppo, non tutti (anzi, solo pochissimi) sono onesti come te... Ed è qui che nasce il problema...

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