martedì 18 maggio 2010

A memoria

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A memoria: ricordo che, quando ero piccola, le poesie le imparavo così; a scuola ci veniva chiesto di studiarle per poterle ripetere in classe, senza l'ausilio del libro di testo. Ricordo che una mia insegnante insisteva sul concetto di "allenamento della memoria" e, ora lo confesso, mi sembrava un esercizio vagamente inutile. Sbagliavo, non lo era.
Imparare una poesia significa conoscerla, approfondirla e farla propria; ricordarne le parole significa conoscere il loro suono, il loro ritmo e il loro significato. Con il passare del tempo, ripetendola, ricorderemo le nostre sensazioni, il periodo a cui è legata e, forse, il momento in cui la prima volta l'abbiamo ripetuta senza leggerla: a memoria.

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1 commento:

  1. Vero vero verissimo. Chi asserisce che imparare a memoria è ripetere a pappagallo sbaglia. Io personalmente ho sempre imparato le cose a memoria, brani poesie canzoni ecc. e le capivo perfettamente. Allenamento perfetto visto che dopo tanti anni che ho finito la scuola io ho una memoria grandiosa. Mi ricordo tutto, date di ricorrenze, di compleanni, anniversari, matrimoni di tutti. Mi hanno insegnato bene. Pongo un esempio. Io so a memoria tutte le canzoni di Lucio Battisti ( e non solo ) e me ne accorgo quando le risento che me le ricordo perfettamente. E contrariamente a quanti pensano non l'ho persa con l'età. Anzi ...

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