martedì 20 gennaio 2009

Il giorno del giuramento di Obama: il “nuovo” in arrivo solo per gli Usa?

Finalmente da stasera non sarà più il “Presidente Eletto”- al termine della giornata di oggi e della cerimonia del giuramento, Barack Obama sarà “Il Presidente”.
Quali novità in arrivo?
Sicuramente, un Presidente giovane – e questo è un dato che non verrà ignorato, una tendenza che avrà sicuramente seguito nel resto del mondo, viviamo in un mondo globale e i media diffondono immagini che creano nuovi stili. Barack Obama usa il Blackberry, parla agli americani via You Tube non solo via radio, fuma ma cerca di smettere, ed ha tanti amici su Facebook.

Un nuovo approccio, nuovi programmi per economia ed ambiente, ma il « nuovo » è in arrivo solo per l’America ?


12 commenti:

  1. wwwwwww obama sei un grande

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  2. Ciao a tutti
    sn Francesco e mi associo al commento dell'altro Anonimo
    Ho visto il giuramento e ne sono rimasto affascinato.
    Certo la politica è politica e Obama non potrà che proteggere gli interessi del suo Paese
    ma forse qualcosa può cambiare davvero..
    ho visto alla cerimonia tanti visi emozionati ed ho sentito il suo discorso...
    C'è tanta speranza su di lui, forse anche molti di noi ne ripongono segretamente qualcuna e quindi che dire?
    Se ricominciamo a sperare in qualcosa forse qualcosa è già cambiato, non credete?
    Ciao a tutti

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  3. @Francesco
    credo che tu abbia ragione quando dici che Obama non potrà esimersi dal proteggere gli interessi del suo Paese - deve rispondere a coloro che lo hanno eletto...oggi ha detto "Una nuova era per rifare l'America".
    Anch'io penso che per la prima volta molte speranze - non solo quelle degli americani - sono riposte su una sola persona: il rischio che vedo è che le aspettative siano troppe, ciò nonostante qualche segnale di cambiamento sta arrivando: il discorso del giuramento è sembrato pragmatico e questo atteggiamento sarà senz'altro di aiuto, aspettiamo i fatti
    e speriamo...
    ciao

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  4. Ho ascoltato il discorso d'insediamento.
    Quello in lingua originale, perchè tendo sempre a diffidare un po' delle traduzioni...

    “Change will not come if we wait for some other person or some other time. We are the ones we’ve been waiting for. We are the change that we seek.”

    Penso che questa frase che ha pronunciato dica tutto e si commenti da sola. E' il mio pensiero-base, la mia filosofia di vita.
    Ha tutta la mia stima.
    Nient'altro da aggiungere.

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  5. @Veggie
    Sono stati molti gli spunti di novità nel discorso del giuramento - quello che hai indicato è fra i più importanti e rientra nel concetto di assunzione di responsabilità.
    Un invito a partecipare direttamente al cambiamento, condizione indispensabile perchè avvenga.
    Io ho provato a leggerlo in lingua originale e ho fatto fatica, pur avendo vicino una traduzione italiana...
    Una frase la vorrei riportare e riguarda il modo di affrontare questo periodo difficile perchè è molto vicina al mio pensiero:
    "Forse le nostre sfide sono nuove. Gli strumenti con cui le affrontiamo forse sono nuovi. Ma i valori da cui dipende il nostro successo - lavoro duro e onestà, coraggio e fair play, tolleranza e curiosità, lealtà e patriottismo - queste cose sono antiche. Queste cose sono vere.
    Lascio il testo originale (dal sito di Barack Obama)
    "Our challenges may be new. The instruments with which we meet them may be new. But those values upon which our success depends - hard work and honesty, courage and fair play, tolerance and curiosity, loyalty and patriotism -these things are old. These things are true."

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  6. Come ha scritto un giornalista Obama
    non è babbo natale che porta il sacco con i doni.
    Dalle prime dichiarazioni Obama srotola il tappeto rosso al mondo islamico e soprattutto all’Iran,ma anche l’Amministrazione Bush si era detta pronta a sedersi a un tavolo con gli ayatollah, ma solo dopo aver ottenuto una rinuncia esplicita ai programmi di arricchimento dell’uranio e una condanna del terrorismo.
    Ribadendo la necessità di raggiungere la pace nel quadrante mediorientale Obama ha sottolineato come sia imprescindibile per veder finire il conflitto che Hamas smetta di lanciare razzi contro Israele e riconosca il diritto ad esistere di quest’ultimo. “Gli Stati Uniti si batteranno per il diritto di Israele a difendersi”.
    Hillary Clinton, che ieri ha prestato giuramento come segretario di Stato,
    l'accordo con la Russia per la riduzione dei missili e delle testate nucleari,
    e intanto in America c'è il bomm della vendita di armi
    Cosa c'è di nuovo all'orizzonte?
    finisco con una parola in brianzolo "sperem"

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  7. @Maurizio
    sei entrato già nell'operatività del nuovo Presidente...sicuramente sui temi affrontati nei mesi scorsi ora i fatti parleranno meglio dei discorsi e avremo modo di riparlarne.
    Molti sono attenti alle sue prime mosse sullo scacchiere Medio Orientale, ma quarantotto ore sono troppo poche per farsi un'idea.
    Una curiosità: chi è il giornalista che ha scritto che Obama non è Babbo Natale che porta i doni?
    Caspita...è meglio il mio post e i vostri commenti
    e poi mi piace il tuo "sperem", mi unisco
    ciao
    Grazia

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  8. Ho cercato di rintracciare l'articolo ma non lo trovo, prima di sbagliare giornalista meglio tacere."sarà mia premura inviartelo appena lo ritrovo"
    Comunque si riferiva a questo articolo:
    E' il primo presidente degli USA ad essere iconizzato nelle vesti di Babbo Natale in un merchandising sfrenato sulla rete. Pare che pullover, t-shirt, spille, biglietti natalizi, cappellini, tazze e tantissimi altri tipi di gadget, impressi con il volto di Barack Obama con cappello di Babbo Natale, vadano letteralmente a ruba.
    link:
    http://www.pianeta.com/map/index.php/idQ22727/tipoQ/shwDAQsi/ricercaQ84/shSCQ450/pidQ22
    Quello che ho scritto nel post precedente non sono temi vecchi da campagna elettorale; sono già le prime cose operative di Obama
    ciao

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  9. @Maurizio
    Babbo Natale - con il vestito rosso e la barba bianca - è una creazione degli americani, mi pare intorno agli anni cinquanta - il personaggio era abbinato ad una campagna pubblicitaria della Coca Cola.
    Non meravigliamoci che per un neo presidente vengano creati gadget di tutti i tipi.
    Al di là di questo, penso che i primi giorni di presidenza sono pochi per formulare un giudizio.
    Ipotizzare che ogni problema venga risolto da una sola persona è molto utopico...su questo sono d'accordo con Veggie quando propone come filosofia il passaggio del discorso di insediazione di Obama "Il cambiamento non arriva se aspettiamo qualcun altro o qualche altro momento..."
    ciao e grazie dei tuoi commenti sempre "sprint"

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  10. @pheqof @Veggie
    avete ragione quando scrivete "Il cambiamento non arriva se aspettiamo qualcun altro o qualche altro momento..."
    ma ricordate che i grandi cambiamenti politici e sociali si sono quasi sempre verificati alla fine di guerre o rivoluzioni
    "senza andare troppo indietro" le guerre napoleoniche , quelle mondiali e la cosidetta guerra fredda.
    La fine della guerra fredda ha permesso agli Stati Uniti di esercitare un controllo strategico tra le democrazie industriali,
    Ora dopo 8 anni di presidenza Bush, dopo 2 guerre, la crisi dell’economia americana e il calo ai minimi storici dell’immagine degli USA nel mondo. Change e’ stata la parola d’ordine.
    Non vorrei che per cambiare ad ogni costo scoppi la terza guerra mondiale
    Parafrasando Tolstoj
    Tutti pensano a cambiare il mondo, ma nessuno pensa a cambiar se stesso. Questo è il punto!

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  11. @Maurizio
    Il discorso da te introdotto è molto serio, oggi Claudio Magris ha scritto un articolo sul Corriere della Sera - "L'orrore e il silenzio del mondo" - che parla dell'incapacità dell'uomo di vedere cià che accade sotto i suoi occhi.
    Nel post che l'anno scorso su questo blog ha avuto in assoluto più commenti ed interventi "2008 un anno difficile" Francesco ha commentato con una frase : "Capire che il sistema in cui ci troviamo è una immensa assurdità è il primo vero passo verso la libertà, quella vera."
    Il nostro cambiamento inizia quando si comincia a capire: abbiamo gli occhi e abbiamo gli strumenti, abbiamo la possibilità di informarci, di leggere, di scambiare opinioni e informazioni con gli altri, quindi abbiamo gli strumenti che ci permettono di modificare i nostri comportamenti quando serve.
    Se una persona risparmia mezzo litro di acqua non risolverà i problemi della carenza idrica della terra, ma se ogni abitante della terra potesse farlo, non ci resta che immaginare un contenitore per due miliardi di litri di acqua - un lago? non so se basta.
    Molti pensano che la mancanza di acqua sarà una delle emergenze mondiali - un antico proverbio orientale dice che "dopo quaranta giorni si muore
    di fame, ma ne bastano quattro per morire di sete".
    Concludo, ma ci sarebbe molto ancora, con la speranza che non si perpetuino i conflitti, siano essi scoppiati per la mancanza di petrolio o di acqua o per l'acquisizione di territori strategici,
    un saluto
    Grazia

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  12. Secondo me la frase di Obama non è sinonimo di "dover cambare ad ogni costo"... E' semplicemente il tentativo di provare a cambiare quello che attualmente c'è che non va. E per avere un vero cambiamento, soprattutto a livello sociale, non necessariamente servono guerre o grandi sconvolgimenti... sono anzi proprio le piccole cose, quelle che ogni persona può fare nel suo quotidiano, che messe insieme possono cambiare lo stato attuale delle cose... Perchè se ogni persona inizia ad operare un cambiamento, poi tutto il resto cambierà di conseguenza... lentamente, un tassello dopo l'altro...

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