venerdì 21 agosto 2009

Conoscenze virtuali


Nell'agosto 2004 ho conosciuto Enzo Baldoni.


In Italia i blog non erano, come ora, un mezzo di comunicazione molto diffuso, io ero alla ricerca di notizie circa conflitto in Irak: così ho "conosciuto" Enzo Baldoni, leggendo i suoi appunti, inviati e pubblicati su Splinder. Un diario di viaggio speciale.

Il suo nick name era Zonker, il titolo del blog "Bloghdad, quattro passi tra Irak e dintorni".


Nel primo post, prima della partenza, scriveva: "Guardando il cielo stellato ho pensato che magari morirò anch'io in Mesopotamia, e che non me ne importa un baffo, tutto fa parte di un gigantesco divertente minestrone cosmico, e tanto vale affidarsi al vento, a questa brezza fresca da occidente e al tepore della Terra che mi riscalda il culo. L'indispensabile culo che, finora, mi ha sempre accompagnato.. "


Qualche volta rileggo i post di quelle settimane: temi profondi, trattati con la leggerezza degli artisti, proposti in modo che ognuno vi si possa accostare senza il desiderio di fuggire inorridito, immagini limpide riflesse nel nostro mondo.


Il 15 agosto inviava il suo ultimo post: "Gli abitanti di Najaf si sporgono dalle case, salutano, ci indicano la via verso il Mausoleo di Ali."

Poi il silenzio.


Da allora il 26 agosto di ogni anno sul suo blog viene pubblicato uno scritto.
Come l'anno scorso, anche il mio post di fine agosto è dedicato a Enzo, una persona vera, come tutti noi.

(26/08/2009 Stefano Guidi per Enzo Baldoni)

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